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AFRAGOLESE Calcio. Terremoto in società. Toni sessisti all’indirizzo di una dirigente donna.

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AFRAGOLA – Fibrillazione tra le cariche dirigenziali dell’ASD Afragolese 1944. A seguito di uno spiacevole evento il Presidente Raffaele Niutta minaccia dimissioni all’interno del gruppo social dell’Associazione. A quanto pare il pomo della discordia è stata una telefonata intercorsa tra il Direttore Generale Vincenzo Visone ed un altro membro della dirigenza inerente alcuni chiarimenti che dovevano avvenire de visu in una riunione dirigenziale tra lo stesso Direttore Generale, il Responsabile dell’Area Tecnica Vincenzo Orefice e la Responsabile Marketing Rosa Belgiorno. Riunione mai avvenuta perché nella telefonata sono stati usati toni e modi disumani all’indirizzo dell’unica donna in organico.

Il tema della telefonata era paragonabile ad una camera di raffreddamento per alcune vicissitudini nate tra i tre dirigenti affinchè l’incontro risolutore risultasse del tutto pacifico e sereno ma a quanto pare gli animi del Direttore Generale erano abbastanza infuocati visto che durante la telefonata all’indirizzo della Responsabile Marketing, il Visone ha usato toni sessisti e maschilisti irripetibili, degni del miglior primate con la clava. Caso o fato ha voluto che alla chiamata, ricevuta dal dirigente terzo in auto in viva voce, l’abbia ascoltato anche il compagno della Belgiorno che accompagnava il destinatario della telefonata per commesse.

Come accade nella mente di tutti quelli che amano la propria compagna all’ascolto di tali affermazioni il compagno della Responsabile Marketing ha chiesto spiegazioni e chiarimenti in un incotro personale e privato, la risposta del Dirigente Visone è stata lapidaria, ha messo giù senza salutare.

C’è da evidenziare che in soli tre mesi dalla nomina del Visone, coincidentalmente o non, all’interno dell’assetto societario ci sono state enormi deficitazioni, tra le quali continui azzeramenti delle cariche dirigenziali non operative, il che fa dedurre la strategia adottata dai vertici della società atta al rinnovamento della classe dirigente e alla conseguente eterodirezione dello stesso Direttore Generale nei confronti di potenziali nuovi dirigenti.

Altra coincidenza evidente e che gli stessi dirigenti epurati risultano essere tutti afragolesi e di conseguenza tifosi della squadra e dei colori.

É inammissibile che nel terzo millennio ci siano ancora alcuni energumeni, sessisti e trogloditi che in ambienti professionali facciano distinzione tra maschio e femmina, associando a quest’ultima categoria l’assenza di competenze e un ruolo praticabile solo ed esclusivamente dal sesso debole.

Noi di Minformo reclamiamo con fermezza e determinazione le dimissioni del Direttore Generale Vincenzo Visone perché una società blasonata come l’Afragolese 1944 non può essere gestita da tali dirigenti.

Per saperne di più abbiamo contattato la vittima degli improperi la Responsabile Marketing Rosa Belgiorno che nel frattempo uscita dal gruppo social della società davanti ai nostri taccuini dichiara: ”In primis ho inviato un messaggio al Presidente Niutta chiedendo immediatamente le dimissioni del Direttore Visone perché dopo aver dato tanto alla squadra, mettendoci sempre l’anima in tutto quello che si doveva fare, non trovo consono ed edificante per una società storica come l’Afragolese avere all’interno del proprio organico persone che trattano le donne come oggetti, proiettando il nostro territorio dritto nel medioevo dove la donna che possedeva una mente pensante era perseguitata e messa al rogo con l’accusa di stregoneria. Siccome la nostra città rappresenta una comunità fiorente, al passo con i tempi con dei tifosi passionali, non accetto, nella maniera più assoluta, continuare ad interagire con tali mentalità chiuse e conservatrici.”

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Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

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Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

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Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

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Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

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Calcio

Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

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Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

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