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Sanità

Campania, è attiva l’app per prenotare le visite

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La Regione Campania ha messo a disposizione dei cittadini l’app “Campania in Salute” per prenotare visite specialistiche, pagare online e consultare i propri dati sanitari. Il presidente De Luca ha presentato l’iniziativa e diffuso un video con le linee guida per utilizzare servizio.

Abbiamo un obiettivo ambizioso, quello di fare della Campania, nell’arco di un anno e mezzo, la regione più digitalizzata d’Italia, semplificando così la vita ai nostri concittadini“. Così ha esordito De Luca alla conferenza tenutasi a palazzo Santa Lucia nelle ultime ore. “Stiamo facendo un lavoro a 360 gradi su tutte le attività amministrative della regione. Da lunedì siamo partiti con l’app ed il portale web, consentendo ai cittadini di avere un rapporto rapido e fluido con il sistema sanitario. Tutto questo si unisce ad un lavoro che è in corso per sviluppare servizi territoriali sanitari e di telemedicina“, ha poi aggiunto il governatore. Precisando anche che: “Sono già 13mila le applicazioni scaricate, già 556 prenotazioni effettuate. Prevediamo che ci sarà una ricaduta straordinaria per questa iniziativa“.

Attraverso l’app è possibile fare prenotazioni di visite specialistiche, che sono classificate come U (urgenti), B (di media urgenza), D (differibili) o P (programmabili). Le visite urgenti vengono eseguite in non più di 48 ore. Sarà possibile anche confermare i pre appuntamenti per le seconde visite, pagare il ticket con carta di credito, prenotare, confermare e pagare on line anche per conto dei familiari. Si può cambiare sempre via web il medico di famiglia, il pediatra di libera scelta, dichiarare il reddito per le esenzioni dei ticket, visualizzare il proprio fascicolo sanitario elettronico“, ha spiegato Vincenzo De Luca.

Napoli

‘Salute per tutti’, a Napoli le giornate della prevenzione il 26 e 27 ottobre

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Con ‘Salute per tutti’ tornano il 26 e 27 ottobre in piazza Plebiscito a Napoli le giornate del benessere e della prevenzione.

L’evento, giunto alla terza edizione, gratuito e aperto a tutti, è organizzato dal Comune di Napoli e gode del patrocinio della Regione Campania e dell’ Università degli Studi di Napoli Federico II.

Saranno presenti medici e operatori sanitari, attrezzature diagnostiche per eseguire, tra l’altro, esami con ecografia, misurazione della pressione arteriosa, controllo della glicemia.

Grazie alla collaborazione delle Asl locali, dell’Azienda ospedaliera universitaria Federico II, dell’Università degli Studi della Campania Vanvitelli, delle aziende ospedaliere, degli ordini professionali, di associazioni e societa’ scientifiche e delle Municipalità verranno fornite informazioni a tutti i partecipanti – è stato spiegato in conferenza stampa – con l’obiettivo principale di sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e favorire l’accesso a una serie di prestazioni sanitarie in numerose discipline.

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Attualità

In Campania aumentano le infezioni in ospedale e le aggressioni

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Con una media stimata che varia tra il 5% e il 15% dei pazienti ricoverati in ospedale che sviluppano almeno un’infezione correlata all’assistenza (Ica), la sicurezza ospedaliera e la gestione del rischio infettivo si confermano tra le priorità più urgenti per il sistema sanitario nazionale ed europeo.

È questo uno dei temi al centro dell’edizione 2024 del convegno “Ospedale Sicuro”, promosso dall’Osservatorio salute lavoro del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Università Federico II di Napoli, in collaborazione con l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (Eu-osha), Inail, la Direzione della Prevenzione della Regione Campania e gli enti di pertinenza, tra cui Asl, strutture ospedaliere e società scientifiche.

In Campania, la situazione appare particolarmente critica. Nel 2023, la Regione ha registrato un’incidenza di infezioni correlate all’assistenza superiore alla media nazionale, con tassi di infezione che hanno raggiunto il 10% dei pazienti ricoverati. In particolare, i dati raccolti dall’Agenzia regionale Sanità della Campania evidenziano che circa 1.500 casi di infezioni ospedaliere sono stati segnalati nelle principali strutture sanitarie della regione, con un aumento del 12% rispetto all’anno precedente. Tra le tipologie più frequenti spiccano le infezioni del sito chirurgico, che rappresentano il 30% del totale delle Ica regionali. 

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Lavoro

Gesco, 300 operatori rischiano il posto di lavoro

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Trecento operatori socio sanitari attualmente impegnati a Napoli rischiano di perdere il lavoro.

A denunciarlo è il gruppo di imprese sociali Gesco che impiega circa 1.500 persone.

Di queste, poco meno di 800 sono in servizio, a diverso titolo, presso la Asl Napoli 1.

“Al momento – hanno affermato i vertici di Gesco in una conferenza stampa – il taglio comporta una riduzione del personale di 300 unità, ma questa situazione mette a repentaglio il futuro stesso del gruppo. In particolare le attività svolte con l’azienda sanitaria locale che ora vengono dismesse, erano previste da un contratto che Gesco si è aggiudicato a seguito di una gara la cui scadenza naturale era fissata al 31 dicembre 2025. Si tratta di servizi che Gesco svolge da oltre 30 anni, ovvero prima ancora della attuale configurazione dell’Asl Napoli 1, in settori come la salute mentale, l’assistenza agli anziani, ai disabili e alle persone con dipendenza”.

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