ROMA – In vista della Pasqua vi sarà il consueto appuntamento del Papa con l’Angelus. La volontà di Bergoglio è quella di assicurare una “tregua pasquale” attraverso cui giungere dalla pace e ad un vero e proprio negoziato. Secondo quanto dichiarato dal Pontefice l’intenzione sarebbe quella di unire i due popoli in conflitto tramite il trasporto della croce da due famiglie provenienti una dall’Ucraina e l’altra dalla Russia.
Non poche sono state le critiche a tale decisione. Il primo ad esprimersi contrariamente è stato il patriarca russo Kirill, stretto amico di Putin, che, poco dopo le dichiarazioni del Santo Padre, ha chiamato i fedeli ad unirsi alla guerra contro il nemico Ucraina.
Di poche ore fa, invece, le dichiarazioni dell’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede Andrii Yuras: “Stiamo lavorando sulla questione cercando di spiegare le difficoltà e le possibili conseguenze”. Questo quanto espresso in un post su Twitter.
“L’Ambasciata ucraina presso la Santa Sede – twitta l’ambasciatore – capisce e condivide la preoccupazione generale in Ucraina e in molte altre comunità sull’idea di mettere insieme le donne ucraine e russe nel portare la Croce durante la Via Crucis di venerdì al Colosseo. Ora stiamo lavorando sulla questione cercando di spiegare le difficoltà della sua realizzazione e le possibili conseguenze”, aggiunge.