UCRAINA – La viceministra degli Affari Esteri ucraina ha confermato quanto era già stato vociferato da alcune fonti locali: Kiev, la capitale del Paese, è stata liberata. Una conquista di certo importante che tuttavia deve fare i conti con una notizia lanciata a poche ore di distanza dal sindaco di Bucha.
Il primo cittadino della città ucraina ha dichiarato che a seguito dell’invasione russa sul territorio si è verificata una vera e propria catastrofe. Sono, infatti, circa 300 le persone uccise dai militari di Putin che sono state ammassate e seppellite nelle fosse comuni. Decine ancora i corpi in strada in attesa di essere raccolti dalle autorità competenti.
A seguito delle ultime notizie del giorno, non si sono fatte attendere le dichiarazioni del premier Mario Draghi il quale ha chiarito: “Mosca renderà conto del massacro di civili“. Sulla stessa linea anche l’Onu: “Cadaveri a Bucha pongono questione crimini di guerra”.
Nel frattempo si sono verificati innumerevoli bombardamenti ad Odessa, città ad est dell’Ucraina, ove brucia un deposito di carburante. Il presidente ucraino Zelensky si è esposto in un nuovo discorso: “Ringrazio chi protesta contro occupanti“.
Almeno 416 bimbi vittime del conflitto. Missili su Mykolaiv. Non da ultime sono state le dichiarazioni del governo polacco che ha annunicato:”Aperti a immagazzinare armi nucleari Usa per scoraggiare Russia”. Per il portavoce del Cremlino “colloqui con Kiev non facili ma importante continuino”. Secondo il capo negoziatore ucraino David Arakhamia probabile è che l’incontro Putin-Zelensky sarà in Turchia, sempre più vicina ad essere un vero e proprio garante durante il periodo di negoziati.