Scandalo ad Arzano, dove la Commissione Parlamentare Antimafia potrebbe convocare a breve dirigenti e amministratori per una riunione straordinaria. Il motivo, è la condanna comminata alla vice comandante della Polizia Municipale Angela Errichiello e a due agenti. In particolare, la Errichiello dovrà scontare la pena di 2 anni e 10 mesi, mentre 1 anno e due mesi per il capitano Domenico Barone e l’agente Luigi Marigliano, tutti accusati di truffa pluriaggravata in concorso, falso ideologico e per la vice comandante anche il reato di peculato.
L’intensa attività investigativa, ha consentito di accertare una serie di false attestazioni in servizio, ritenute prove schiaccianti, che hanno portato all’apertura di un processo. Quindi, gli agenti sono passati da imputati a condannati e a loro sarà probabilmente applicata la legge Brunetta, la quale prevede il massimo della sanzione prevista in questi casi, ossia il licenziamento dopo la sospensione senza stipendio. Infatti, i due avrebbero utilizzato in maniera impropria i badge in dotazione, ovvero i cartellini marcatempo, che sarebbero stati consegnati in circostanze diverse ad uno solo degli agenti, che avrebbe provveduto di volta in volta alla timbratura anche per gli altri due.
Tuttavia, il caso della Errichiello sembra ancora più clamoroso, visto che nonostante il processo penale a suo carico, era riuscita a farsi integrare in servizio dal giudice del lavoro, a causa delle gravi omissioni in seno all’ente comunale che aveva determinato da parte della donna, l’impugnazione di un procedimento disciplinare a suo carico, fatto decadere nel 2018 per l’assenza di provvedimenti sanzionatori.