I russi si ritirano. Questa la notizia, riportata dalla BBC, visto che le forze russe avrebbero deciso di ritirare le proprie truppe dall’aeroporto di Gostomel, vicino la capitale ucraina Kiev. Lo afferma anche il ministero della Difesa: “Le forze ucraine continuano ad avanzare, mentre quelle russe sono in ritirata, nelle vicinanze di Kiev”.
Rincara la dose il presidente ucraino Zelensky:
“Una vittoria della verità, significa una vittoria per l’Ucraina e gli ucraini. La domanda è quando finirà. Questa è una domanda profonda. È una domanda dolorosa. Oltre alla vittoria, il popolo ucraino non accetterà nessun risultato”.
Poi, alla domanda su che cosa sarebbe disposto a fare al fine di garantire la pace, ha risposto così: “Non scambiamo il nostro territorio. La questione dell’integrità territoriale e della sovranità è fuori discussione. Mi dispiace, non discuto nessuno dei miei ordini come comandante in capo. Ci sono cose che condivido solo con le forze armate militari dell’Ucraina e quando parlano con me”.
Intanto, il Pentagono ha stanziato 300 milioni di dollari a favore di Kiev, al fine di rafforzare le difese durante l’invasione russa. A tal proposito Zelensky dichiara:
“Le forze russe si stanno ammassando nel Donbass, verso Kharkiv, e si stanno preparando per attacchi ancora più potenti. Ora, si stanno ritirando dal nord dell’Ucraina in un modo lento ma evidente. Chiunque torni in questa zona, deve stare molto attento. È ancora impossibile tornare alla vita normale, bisogna aspettare che la nostra terra venga bonificata e finché si sarà certi, che non ci saranno nuovi bombardamenti”.
Infine, conclude: “Si stima che circa 170.000 persone, stiano ancora lì ad affrontare la carenza di cibo, acqua ed elettricità: la Croce Rossa, ha affermato che una squadra diretta in città per un’evacuazione, ha dovuto tornare indietro venerdì in quanto le condizioni hanno reso impossibile procedere; un altro tentativo verrà effettuato sabato. Oltre 3.700 persone sono state ‘salvate’ dall’assedio di Mariupol”.