Un incubo durato 10 anni quello vissuto da una ragazza cinese, che da quando aveva 9 anni sarebbe stata abusata dal padre, mentre la madre non avrebbe mosso un dito. Anzi, i genitori avrebbero costretto la piccola a lavorare anche 12 ore al giorno, impedendole di studiare. Poi, la fuga e la conseguente denuncia ai genitori per maltrattamenti, mentre al padre viene anche contestato il reato di violenza sessuale.
In particolare, la vicenda è venuta alla luce lo scorso 23 dicembre, quando la ragazza, ormai diciannovenne, ha bussato alla porta di un centro anti violenza raccontando la sua storia, successivamente confermati anche in audizione diretta, dove la vittima ha parlato di ciò che ha vissuto a partire dal 2012. Infatti, ella non conduceva la normale vita di una ragazzina di 9 anni, come le camminate al parco, le compere o lo studio, la sua vita era racchiusa tra le quattro mura di un negozio per casalinghi.
Tuttavia, il vero dramma per la giovane arrivava la sera, quando il padre abusava sessualmente di lei senza che la madre, proferisse parola. Ad un certo punto però, ha deciso di ribellarsi, scappando di casa e rifugiandosi in un centro anti violenza, grazie al quale ha trovato la forza per rivolgersi alla Polizia. Pertanto, i genitori, ignari del fatto che la figlia li stesse denunciando, hanno continuato a cercarla, allertando anche l’ambasciata cinese. Ma alla fine, gli investigatori hanno sì bussato alla loro porta, ma per notificargli un divieto di avvicinamento a quella bambina, alla quale è stata negata l’infanzia.