Riprendono i colloqui tra l’Ucraina e la Russia al Palazzo Dolmabahce di Istanbul, dove si tratta da oltre due settimane. In particolare, l’Ucraina, ha come obiettivo quello di garantire un cessate il fuoco. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, intervenuto alla tv di Stato Trt, ha così dichiarato: “Arrivare alla pace e al cessate il fuoco il prima possibile, sarà beneficio per entrambe le parti. Entrambe le parti hanno legittime preoccupazioni”.
Poi, prosegue: “In un momento così critico…mi auguro che i nostri incontri e le nostre discussioni siano di buon auspicio per i vostri Paesi, per la nostra regione e per tutta l’umanità”. Pertanto, il vice capo dell’ufficio del presidente ucraino Kyrylo Tymoshenko, ha affermato: “Insisteremo sulle garanzie di sicurezza internazionali per l’Ucraina. La pace in Ucraina è il nostro compito principale”.
Infine, il portavoce russo Dmitry Pesko ha accusato l’Occidente di aver dichiarato, con le sanzioni, “una guerra economica contro la Russia, che deve ora adattarsi a nuove condizioni, sfortunatamente piuttosto ostili”. Poi, ha rincarato la dose dicendo che “nessuno in Russia sta prendendo in considerazione l’idea di usare armi nucleari né ha in programma di attaccare nessun paese della Nato, a meno che non sia un atto reciproco”. Dal canto suo l’Ucraina, attraverso le parole del Ministro degli Esteri Kuleba, ha affermato che “sta valutando di accettare lo status di neutralità, mentre la Russia non chiederebbe più che l’Ucraina venga denazificata ed è pronta a lasciare che Kiev aderisca all’Ue, a patto che rimanga militarmente non allineata. Tuttavia, non stiamo commerciando persone, terra o sovranità. L’obiettivo minimo dei negoziati saranno i corridoi umanitari, è quello il massimo raggiungimento di un accordo su un cessate il fuoco”.