Questa mattina è stato firmato al Maschio Angioino il Patto per Napoli: lo Stato si impegna a dare alla città un miliardo e 231 milioni di euro in 21 anni. Soddisfatto il sindaco Gaetano Manfredi, il quale però in campagna elettorale parlava di circa un miliardo da ricevere in cinque anni. Circa 58 milioni l’anno contro i 200 iniziali. Basteranno a far ripartire la città? Vedremo, ma nel frattempo l’amministrazione si è impegnata a raggiungere degli obiettivi annuali.
“Con la firma del Patto per Napoli – ha affermato il sindaco Gaetano Manfredi – scriviamo una nuova pagina per la nostra città: risorse in cambio di impegni per riforme e investimenti, con obiettivi di qualità e tempi certi. Grazie al presidente Mario Draghi, la sua presenza a Napoli è un segnale di vicinanza e di attenzione. Grazie al ministro Franco e al sottosegretario Garofoli che hanno creduto in questo grande progetto di rilancio. Grazie a tutte le forze politiche che lo hanno fortemente sostenuto. E grazie ai napoletani che hanno posto fiducia nella nostra azione amministrativa. Oggi, per Napoli, è un giorno di ripartenza”.
Nell’ambito di una legge che riguarda i grandi capoluoghi, il Comune di Napoli riceve dallo Stato 1 miliardo e 231 milioni distribuiti in 21 anni a fronte dell’impegno a riformare strutturalmente la macchina comunale. Fra gli oneri del Comune ci sarà quello di rafforzare la riscossione dei tributi, di migliorare la resa economica del patrimonio comunale e di riorganizzare le aziende partecipate. Ogni sei mesi il ministero dell’interno verificherà il rispetto delle condizioni pattuite. Per l’attuazione del piano l’assessore Baretta esclude la necessità di ricorrere alle privatizzazioni.