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Napoli, la firma del Patto: ecco i punti principali

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Giornata importante per Napoli, visto che questa mattina è stato firmato il ‘Patto per Napoli’, da parte del Presidente del Consiglio Mario Draghi, presente nel capoluogo campano per celebrare questo accordo.

Pertanto, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, nel corso della sua accoglienza al premier, ha voluto ringraziare anche il Sottosegretario, il presidente della Regione, i colleghi consiglieri, le autorità civili, militari e religiose, per aver scelto Napoli. Questa firma infatti, rappresenta un momento fondamentale per il rilancio dell’azione amministrativa e la costruzione di un futuro migliore per la nostra città. Ecco i diversi temi affrontati:

-Condizioni di bilancio drammatiche, con il più alto debito pro-capite d’Italia; un forte deficit della capacità amministrativa, con personale esiguo ed età media alta; grandi carenze nei processi di digitalizzazione e grande debolezza nella capacità di acquisizione e di spesa dei fondi esterni. Tutto ciò, porta inevitabilmente ad una modesta capacità di riscossione e ad una mancanza di risorse per la manutenzione della città e della gestione dei servizi essenziali.

Pertanto, tale crisi strutturale, ha determinato un progressivo impoverimento della città, con un aumento della povertà assoluta e ad una diaspora da parte dei giovani, i quali lasciano Napoli per cogliere le diverse opportunità che il mondo gli offre. Inoltre, la debolezza amministrativa della città, rischia di avere conseguenze ancor più gravi in un momento nel quale, le sfide e le opportunità del PNRR, richiedono una straordinaria capacità di risposta.

Tuttavia, è per questo motivo che si è deciso di stipulare questo accordo, poiché ogni visione di una nuova Napoli, non può prescindere da una rinnovata amministrazione e da competenze aggiornate, con tante forze giovani e investimenti sul capitale umano e sulle infrastrutture.

Ma la domanda adesso è un’altra: ‘Qual è il futuro migliore per Napoli, utilizzando le risorse liberate dal bilancio e le risorse del PNNR e dei fondi per il Sud?

In primo luogo, la riorganizzazione e il potenziamento dell’amministrazione con 1000 assunzioni, a partire dal 2022. Con un intervento per la digitalizzazione
completa dei servizi comunali, migliorando la sicurezza informatica e la gestione dei dati. Poi, bisogna guardare all’ambiente, con:

-Ciclo dei rifiuti con l’aumento della percentuale di raccolta differenziata e con il completamento del ciclo dei rifiuti con due impianti di compostaggio ed impianti per valorizzazione della materia seconda con selezione di carta, plastica e vetro;

-Ciclo dell’acqua con interventi per la riduzione delle perdite della rete idrica cittadina e il potenziamento del sistema fognario e di depurazione, con il rifacimento del depuratore di Napoli Est,

-Trasporto pubblico locale con l’elettrificazione di tutto il trasporto su gomma con 250 Bus elettrici e il BRT a Ponticelli, il potenziamento del trasporto su ferro con i nuovi treni sulla linea 1, la ristrutturazione di tutte le stazioni sulla linea 2 insieme a FS, la nuova linea 10 tra Napoli e la stazione AV di Afragola ed il prolungamento della Linea 6 dalla nuova stazione di Campegna verso Bagnoli e Posillipo.

Un altro punto fondamentale, è la grande emergenza per la povertà educativa, a cui bisogna rispondere con scuole più belle e sicure, ma anche con politiche attive d’integrazione socio-educative nei quartieri più difficili. Tuttavia, sono stati presentati bandi PNRR per la ricostruzione e il rifacimento di circa 60 edifici scolastici, tra asili, scuole e altri siti didattici. Sono previsti inoltre, grandi interventi di rigenerazione urbana a Scampia, Taverna del Ferro, Ponticelli, Marianella, San Giovanni. In particolare, si sta lavorando sulla valorizzazione dei beni culturali, con la ristrutturazione e valorizzazione dell’Albergo dei Poveri, oltre a risorse per la ristrutturazione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, per il Museo di Capodimonte e per il Palazzo Reale.

Infine, sono previsti interventi sul verde storico, con progetti di restauro dei parchi cittadini, come quello della Villa Comunale, del Virgiliano e del Mausoleo di Posillipo, oltre alla riqualificazione degli impianti sportivi della città.

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