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Attualità

Ritorna l’Influenza, già 5 milioni gli Italiani a letto: i bambini sotto i 5 anni i più colpiti

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Con le mascherine e le misure anti contagio covid, anche l’influenza era diminuita in Italia. Nelle ultime settimane invece si registra un incremento come reso noto dall’ultimo rapporto del sistema di sorveglianza InfluNet dell’Istituto Superiore di Sanità che tiene contro dei casi che vanno dal 14 al 29 marzo. Casi che vengono segnalati dai medici di base e dai pediatri e che quindi variano a seconda della Regioni.

Come si può leggere nel rapporto:

La curva epidemica delle sindromi simil-influenzali continua a salire ed è sopra la soglia epidemica con un livello di incidenza pari a 4,76 casi per mille assistiti. Cresce la presenza dei virus dell’influenza nei campioni analizzati. In quest’ultima settimana, infatti, il 32% dei tamponi analizzati dalla rete dei laboratori di InfluNet è risultato positivo ai virus influenzali (7,2% dall’inizio della sorveglianza). In tutte le Regioni l’incidenza delle sindromi simil-influenzali è tornato sopra la soglia basale, tranne in P.A. di Trento, Veneto, Lazio, Molise, Campania, Basilicata e Sardegna. Valle d’Aosta e Calabria non hanno attivato la sorveglianza InfluNet“.

Sono quindi circa 5 milioni gli italiani che hanno preso l’influenza da inizio anno. È sempre più difficile distinguere tra semplice raffreddore, allergia o covid dato che i sintomi spesso si equivalgono. La fascia più colpita è quella dei bambini al di sotto dei 5 anni:

Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 14,82 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 6,94 nella fascia 15-64 anni a 4,46 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 1,77 casi per mille assistiti.
La popolazione degli assistiti in sorveglianza è mediamente pari a 1.584.928 assistiti per settimana (range: 1.064.102 — 1.737.304) pari al 2,7% dell’intera popolazione italiana. Nell’undicesima settimana del 2022, come mostrato in tabella, i casi stimati di sindrome simil- influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 282.000, per un totale di circa 5.080.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza“.

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Attualità

A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Attualità

Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Attualità

Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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