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Oscar 2022, Will Smith sale sul palco e dà uno schiaffo a Chris Rock

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Rissa sfiorata al Globe Theatre di Los Angeles, in occasione degli Oscar 2022. Infatti, Will Smith, vincitore tra l’altro della prestigiosa statuetta per la sua interpretazione in ‘Una famiglia vincente- King Richard’, ha rifilato un ceffone al comico Chris Rock, reo di aver pronunciato una battuta poco gradita sulla moglie dell’attore, Jade Pinkett Smith.

In particolare, Rock, sul palco per premiare il miglior documentario, si è intrattenuto con il pubblico soffermandosi sulle coppie più in voga della serata: Javier Bardem e Penelope Cruz, oltre appunto ai coniugi Smith. Ecco la frase pronunciata dal comico statunitense:

“Ti prepari per Soldato Jane 2”? con allusione al look di Demi Moore: tempo fa l’attrice aveva spiegato la scelta di rasarsi a causa di un problema di alopecia. A quel punto, Smith, si è alzato dalla poltrona e ha colpito con uno schiaffo il collega, affermando: “Tieni il nome di mia moglie fuori dalla tua fottuta bocca”.

Tuttavia, durante la pausa pubblicitaria, Denzel Washington è andato a parlare con Smith, cercando di calmarlo: “Nel momento più alto devi stare attento, è lì che il diavolo viene a cercarti”. Poi, Will Smith, salito sul palco per ricevere il premio, si è scusato con tutti, facendo trasparire grande commozione:

“Vorrei scusarmi con l’Academy e gli altri membri candidati. Questo è un momento bellissimo e non sto piangendo perché ho vinto un Oscar, ma perché è possibile fare luce sugli altri e tutto il cast del film. La vita imita l’arte. L’amore ti fa fare pazzie. Richard era un feroce difensore della sua famiglia: in questo momento, nella mia vita, sono sopraffatto da quel che Dio mi chiede di fare”.

Al momento, Chris Rock non ha sporto denuncia alla Polizia, quindi Will non rischia di essere arrestato. Pertanto, l’Academy ha deciso di censurare l’attore: “Non condoniamo la violenza in nessuna forma”.

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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