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Cronaca

Melito, venditore abuvivo rischia di investire 2 agenti della Municipale. Mottola: “Totale vicinanza all’intero Comando”

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MELITO –  Ieri un venditore abusivo, per sottrarsi ad un controllo, ha rischiato di investire 2 agenti della Municipale.

“Totale vicinanza alla comandante della Polizia Municipale Antonia Napolano ed all’intero Comando. È assurdo che venga messa a rischio l’incolumità di chi non fa altro che il proprio dovere, da personaggi che mal digeriscono il nuovo corso iniziato con la mia amministrazione che fa del rispetto delle regole un caposaldo imprescindibile”.


Si è espresso così Luciano Mottola, sindaco di Melito di Napoli, all’indomani dell’episodio di cronaca che ha visto protagoniste la comandante della Polizia Municipale Antonia Napolano ed una sua agente.
Le agenti hanno rischiato di essere sbalzate all’aria da un venditore abusivo, che, al fine di sottrarsi ad un controllo, ha snobbato l’alt della Municipale, dandosi alla fuga. Ciò non è bastato per evitare la denuncia a piede libero, essendo l’uomo già noto alle forze dell’ordine locali.

Il tutto è accaduto nel corso di un intervento di contrasto alle attività commerciali illecite realizzato da Polizia locale e personale specializzato dell’Asl.

Questi accertavano la presenza sul territorio di un ambulante più volte segnalato alle autorità che vendeva pesce dal cofano della sua auto all’angolo tra via Michelangelo e via Roma.
Da qui i fatti sopra descritti, che non cambiano però i piani dell’amministrazione comunale.
“Andremo avanti su questa strada con ancora più convinzione – ha concluso Mottola – pian piano si cominciano a vedere piccoli ma significativi segnali su un territorio per troppo tempo abbandonato a se stesso. In tanti stanno capendo che Melito ha voltato pagina, altri ancora non riescono a farsene una ragione, ma saranno costretti a farlo.

Grazie alle forze dell’ordine per quanto stanno facendo e quanto continueranno a fare: a Melito lo Stato c’è”.

COMUNICATO STAMPA

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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