Coronavirus

Omicron 2 e rischio quinta ondata

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La sottovariante Omicron 2, appartenente al ceppo ormai predominante in Italia come confermato dal recente report dell’Istituto Superiore di Sanità, continua ad avanzare spingendo gli esperti a chiarire che cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi considerando il rischio di una quinta ondata.

La BA.2, meglio conosciuta come Omicron 2, risulta essere più contagiosa rispetto al ceppo originario ma non causerebbe una malattia più severa. In più la vaccinazione con terza dose riuscirebbe ad offrire una buona protezione dal contagio ma soprattutto dalle forme più gravi.

Inoltre, chi è già risultato positivo alla variante Omicron risulterebbe poco esposto al contagio con la BA.2. La situazione, invece, è diversa per coloro che hanno contratto il covid più di sei mesi fa o lo scorso anno, periodo in cui circolavano maggiormente le varianti Delta e Alpha. In questo caso, infatti, il rischio di reinfettarsi nuovamente, stavolta con Omicron 2, è maggiore.

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