Incidente sul lavoro avvenuto nella giornata di venerdì scorso alla Novameccanica di Bruino, in Piemonte, dove Michele Marino, 32enne originario di Torre del Greco, è morto schiacciato da un blocco di 40 quintali. Tuttavia, pare che l’uomo, dipendente dell’azienda da circa un anno, avesse manifestato l’intenzione di cambiare mestiere, poiché lo riteneva troppo pesante.
Pertanto, un amico del ragazzo, ha così dichiarato: “Spostava carichi enormi, era stufo, dieci giorni fa, mi aveva dato il curriculum perché lo portassi nella mia azienda, io faccio il corriere. Ora non stavano cercando nessuno, ma gli avevo promesso che se si fosse aperta qualche opportunità lo avrei avvisato”.
La vittima, viveva con la fidanzata a Brugliasco, in provincia di Torino, e non poteva certo immaginare di essere travolto da un blocco di 40 quintali di parti meccaniche, che si è sganciato mentre lo movimentava, finendogli addosso. Inutile il trasporto in ospedale, per lui non c’era già più niente da fare. Sul posto, sono intervenuti i carabinieri di Piossasco, che hanno effettuato i rilievi del caso, per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.
A tal proposito, il responsabile della Novameccanica, si è così espresso:
“Siamo addolorati e scioccati per quello che è successo, questo ragazzo era venuto qui per lavorare, e fatti simili non dovrebbero mai accadere. Ci occupiamo di grosse lavorazioni, spostiamo carichi di grandi dimensioni e dal peso enorme, non è un lavoro a rischio zero, ma chi svolge questi incarichi sa come farlo. Michele aveva fatto i corsi, preso il patentino per il carro ponte e per il muletto”.