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Cronaca

Incidente mortale sul lavoro: Michele muore schiacciato da un blocco pesante

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Incidente sul lavoro avvenuto nella giornata di venerdì scorso alla Novameccanica di Bruino, in Piemonte, dove Michele Marino, 32enne originario di Torre del Greco, è morto schiacciato da un blocco di 40 quintali. Tuttavia, pare che l’uomo, dipendente dell’azienda da circa un anno, avesse manifestato l’intenzione di cambiare mestiere, poiché lo riteneva troppo pesante.

Pertanto, un amico del ragazzo, ha così dichiarato: “Spostava carichi enormi, era stufo, dieci giorni fa, mi aveva dato il curriculum perché lo portassi nella mia azienda, io faccio il corriere. Ora non stavano cercando nessuno, ma gli avevo promesso che se si fosse aperta qualche opportunità lo avrei avvisato”.

La vittima, viveva con la fidanzata a Brugliasco, in provincia di Torino, e non poteva certo immaginare di essere travolto da un blocco di 40 quintali di parti meccaniche, che si è sganciato mentre lo movimentava, finendogli addosso. Inutile il trasporto in ospedale, per lui non c’era già più niente da fare. Sul posto, sono intervenuti i carabinieri di Piossasco, che hanno effettuato i rilievi del caso, per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.

A tal proposito, il responsabile della Novameccanica, si è così espresso:

“Siamo addolorati e scioccati per quello che è successo, questo ragazzo era venuto qui per lavorare, e fatti simili non dovrebbero mai accadere. Ci occupiamo di grosse lavorazioni, spostiamo carichi di grandi dimensioni e dal peso enorme, non è un lavoro a rischio zero, ma chi svolge questi incarichi sa come farlo. Michele aveva fatto i corsi, preso il patentino per il carro ponte e per il muletto”.

Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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Cronaca

Padre-orco abusa sessualmente delle figlie minorenni: arrestato

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I carabinieri della compagnia di Sant’Agata di Militello hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un padre che avrebbe abusato sessualmente delle figlie minorenni.

In particolare gli abusi sarebbero stati perpetrati dal 2021 fino all’ottobre scorso, scoperti dopo la denuncia della madre delle piccole. Pertanto l’orco è stato associato agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.

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