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Cronaca

Donna minacciata e aggredita dall’ex: dal carcere continua a perseguitarla

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Una donna napoletana aveva denunciato e fatto arrestare il suo ex che, non accettando la fine della loro frequentazione la minacciava ed aggrediva, ma il suo incubo non è mai terminato in quanto l’uomo, direttamente dal carcere di Secondigliano, continua a perseguitarla, arrivando addirittura a pedinarla con l’aiuto di un complice. La vicenda è stata resa nota nel corso della trasmissione radiofonica ‘La Radiazza’.

La vittima, una 50enne napoletana, aveva deciso di mettere fine alla frequentazione avviata con quello che poi si sarebbe rivelato il suo aggressore. Dopo 13 denunce l’uomo è finito in carcere ma ha continuato a minacciarla, telefonarla e seguire ogni suo spostamento.

Intervenuta in diretta telefonica a ‘La Radiazza’ la vittima ha raccontato: “Circa due anni e mezzo fa ho cambiato abitazione e dovevo fare dei lavoretti a casa. Questa persona che si è offerta di aiutarmi e si era dimostrata molto buona. Così ci siamo ritrovati a trascorrere del tempo insieme ed è nata una frequentazione. Poi, però, mi sono accorta che c’erano delle cose che non andavano, alcuni atteggiamenti che non mi piacevano”.

Era molto strano, mi seguiva, mi telefonava 100 volte al giorno, mi controllava, era ossessivo. Così ho deciso di terminare la frequentazione. Me lo sono ritrovata sotto al palazzo di casa mia, voleva discutere ma io lo liquidai. Lui mi fece violenza, mi picchiò. Mi diede un pugno di spalle, dal naso mi colava sangue. Sono andata a fare denuncia ma me lo ritrovavo sotto al palazzo comunque”.

Nemmeno dopo l’arresto le violenze si sono fermate. L’uomo sembrerebbe servirsi di un complice per seguire la sua ex e diffondere sui social, con ben tre profili dedicati, i video dei pedinamenti. Uno di questi è stato diffuso anche dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli.

“Ha avuto il processo ed è stato condannato a 3 anni e 2 mesi di carcere. Da lì però ha continuato a mandare lettere minatorie, a fare telefonate notte e giorno. Ancora vengo pedinata e ripresa da un cellulare. Sui social scrive che deve uccidermi. Io e le mie figlie viviamo malissimo. Anche loro hanno paura che possa uccidermi tramite terzi” – ha concluso la donna.

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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