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Washington rigetta la richiesta di Varsavia di inviare jet MIG-29 in supporto all’Ucraina. Quali sono le motivazioni

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POLONIA – Gli Stati Uniti hanno rigettato, lo scorso 9 marzo, la proposta di Varsavia di mettere a disposizione di Washington, e quindi della NATO, i suoi jet MIG-29, con l’obbiettivo di supportare le forze militari ucraine nel contrastare l’invasione russa. 

Un passo in avanti in questa direzione è stato fatto dalla Polonia la scorsa settimana, quando il ministero degli Esteri di Varsavia ha rilasciato un comunicato in cui si leggeva che le autorità della Repubblica di Polonia, erano decise a schierare tutti i loro jet MIG-29 nella base aerea di Ramstein (in Germania) e metterli a disposizione del Governo degli Stati Uniti per consegnarli alle autorità di Kiev.

Allo stesso tempo, la Polonia chiedeva agli Stati Uniti di fornire velivoli usati con capacità operative corrispondenti (si parlava di jet F-16). Tuttavia, la richiesta è stata immediatamente bocciata dagli Stati Uniti: infatti, il Portavoce del Pentagono, John Kirby, ha dichiarato che sorvolare lo spazio aereo conteso tra Russia e Ucraina solleverebbe gravi preoccupazioni per la NATO.

Il timore, a detta di Washington, è che se Mosca vedesse in tale tipo di assistenza militare all’Ucraina un coinvolgimento diretto dell’Alleanza Atlantica, potrebbe estendere lo scontro ai Paesi NATO del fianco orientale europeo. Inoltre, Kirby ha aggiunto che date le avanzate capacità di difesa e attacco aereo della Russia, l’utilizzo dei MIG-29 polacchi non avrebbe portato significativi risultati nel contrastare l’aviazione e l’esercito di Mosca.

La conclusione che per ora si può trarre è che gli Stati Uniti e gli alleati continueranno ad inviare alle forze ucraine sistemi d’arma anticarro e antiaereo, mentre l’invio di caccia militari è visto come un limite che non deve essere valicato che porterebbe indubbiamente ad un’escalation con la Russia.

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