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De Luca sui profughi ucraini e l’accoglienza della Campania

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Il governatore Vincenzo De Luca ha parlato dell’arte nel tempo della guerra e come la cultura debba essere scambio di comunità e non luogo per far crescere l’odio. In particolare il presidente si è soffermato su due episodi che lo hanno colpito, il primo ha visto gli atleti paralimpici russi esclusi, il secondo l’allontanamento musicale di chi non si era sbilanciato a dire la sua.

Queste le parole di De Luca:

È stata un’offesa alla dignità di ragazzi disabili figuratevi quanto Putin possa essere condizionato dalle Paralimpiadi. Dopo la guerra si dovrà tornare a vivere. Ho visto un video bellissimo per la pace con un murales di Jorit, mi auguro che venga diffuso ovunque come video della regione Campania. L’obiettivo principale ora è il cessate il fuoco. Le guerre si fermano o quando si arriva allo sterminio o quando si arriva a compromessi accettabili. Non ho capito quale è l’obbiettivo di noi occidentali, vedo troppa perdita di ragione. Il premier Ucraino ora ha detto che non vuole entrare nella Nato, bene se lo avesse detto tre mesi fa forse avremmo evitato un bagno di sangue. Gli toglievamo l’unico argomento che Putin ha per dichiarare guerra. Noi italiani solo sei mesi fa siamo usciti dall’Afganistan occupato per 10 anni. Anche lì abbiamo avuto tagli di testa, momento di barbarie. Ma i morti non pesano allo stesso modo, da paese a paese. Non mi piace mandare a morire gli ucraini per altri equilibri di potenza, noi siamo impegnati ad accoglierli. Bisogna aprire le braccia, lo faremo nella maniera più vasta, generosa possibile. Saremmo anche attenti a fare la vaccinazione, soprattutto per i bambini perché lì non è obbligatoria. Ma dobbiamo essere un modello di accoglienza e generosità“.

Poi De Luca invita tutti a riflettere sul senso della vita:

“Dalla seconda Guerra mondiale a oggi sono passate tre generazioni, per i nostri padri e nonni la memoria della guerra era una tragedia di vita. Per i giovani di oggi una pagina lontana di storia, non è la paura di vivere. La guerra vi fa riscoprire, come a tutti, quelli che sono i valori fondamentali e le cose decisive. Oggi vivono in un mondo finto, quello dei social con nuove forme di alienazione e solitudine che hanno allontanato gli esseri umani. Il bullismo, l’offesa ad una ragazza per un problema fisico, la persecuzione verso una ragazza che va a ballare e viene fotografa nuda e riprodotta sui social, non è possibile. Ritorniamo con i piedi per terra, impariamo il rispetto fra di noi. Bisogna capire che non è più un gioco, come fa male un proiettile esploso. Mantenetevi col cervello in funzione, non fatevi prendere con la logica del branco che in gruppo, in dieci fate scemenze. Se nove su dieci fumamo, si drogano, vuol dire che ci sono 9 imbecilli e una persona seria. Guardateli col distacco, bravo, drogati, fai lo scemo poi vediamo dove arrivi. Mantenetevi padroni di voi stessi, anche quella che secondo alcuni non fa male, vi toglie un piccolo pezzo di libertà”.

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Guerra, Putin avverte: “Il conflitto è globale, pronti a colpire Usa e Gran Bretagna”

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Durante un drammatico discorso alla nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il test su un obiettivo militare in Ucraina di un nuovo missile balistico ipersonico, l’Oreshnik. Ecco le dichiarazioni del leader del Cremlino:

“Il permesso dato dagli Usa e dalla Gran Bretagna a Kiev di attaccare in profondità il territorio russo con i missili da loro forniti ha fatto assumere al conflitto un carattere globale, e Mosca si riserva il diritto di colpire anche le infrastrutture militari di Washington e Londra”.

Inoltre Putin ha precisato che contro il nuovo missile, capace di viaggiare a 2-3 km al secondo, non esistono difese aeree efficaci. Mosca continuerà a testarlo in questo conflitto, scegliendo gli obiettivi “sulla base delle minacce alla sicurezza della Federazione Russa”, ma avvertendo in anticipo i civili perché abbandonino le aree che potrebbero essere attaccate.

Tuttavia, il monito più inquietante lo ha lanciato agli Usa e alla Gran Bretagna, confermando che sei missili Atacms americani e un numero imprecisato di Storm Shadow britannici sono stati lanciati tra martedì e mercoledì sulle regioni russe di Bryansk e Kursk.

Pertanto, Putin ha aggiunto: “Ci consideriamo autorizzati a usare le nostre armi contro le strutture militari di quei Paesi che permettono l’impiego delle loro armi contro le nostre strutture. E in caso di un’escalation di azioni aggressive, risponderemo in modo deciso e simmetrico”.

Secondo il presidente, “la Russia è pronta a risolvere pacificamente tutti i problemi, ma è pronta anche a qualsiasi sviluppo degli eventi”.

Poi, l’attenzione del leader russo, si sposta sugli Stati Uniti e sul nuovo presidente Trump, il quale aveva promesso di riportare la pace tra Mosca e Kiev:

“Gli Stati Uniti hanno sbagliato a stracciare unilateralmente il Trattato sulle forze intermedie nucleari (Inf) che, firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov, aveva messo al bando gli euromissili. E la decisione di abbandonarlo fu presa proprio durante la presidenza Trump, nel 2019. Quindi Mosca deciderà se e dove schierare missili a corto e medio raggio sulla base delle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti”.

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Salvini sulla decisione della Corte Penale Internazionale: “Se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto”

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Il vicepremier Matteo Salvini è intervenuto a margine dell’assemblea Anci, parlando della recente decisione della Corte Penale Internazionale di elevare un mandato d’arresto nei confronti del leader israeliano Netanyahu.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri. Non entro nel merito delle dinamiche internazionali. Israele è sotto attacco da decenni, i cittadini israeliani vivono con l’incubo dei missili e con i bunker sotto le case da decenni. Adesso dire che il criminale di guerra da arrestare è il premier di una delle poche democrazie che ci sono in Medioriente mi sembra irrispettoso e pericoloso, perché Israele non difende solo se stesso ma difende anche le libertà, le democrazie e i valori occidentali. Mi sembra evidente che sia una scelta politica dettata da alcuni paesi islamici che sono maggioranze in alcuni istituzioni internazionali”.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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