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Napoli, assalto ai supermercati e scaffali vuoti

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A causa dei timori legati alla guerra in Ucraina e all’annunciato sciopero degli autotrasportatori, anche in provincia di Napoli è scattato l’assalto ai supermercati: in poco tempo alcuni scaffali sono risultati del tutto vuoti.

Le conseguenze economiche del conflitto russo-ucraino si fanno già sentire nel nostro Paese e sembrano non risparmiare nemmeno il settore alimentare. Di qui l’allarme lanciato da Coldiretti in relazione al decreto firmato da Putin che vieta i movimenti di import ed export verso l’Italia ed altri paesi. Intanto anche il Governatore campano, Vincenzo De Luca, ha sottolineato i danni derivanti dal blocco delle esportazioni russe di grano e mais fino alla fine di agosto.

A ciò si è aggiunto il blocco nazionale degli autotrasportatori, previsto per il prossimo lunedì, in protesta contro i prezzi vertiginosi del carburante. L’annuncio ha scatenato il panico tra i cittadini di diverse Regioni italiane che si sono precipitati all’interno dei supermercati per fare scorte di cibo.

Da ieri anche nel territorio partenopeo è partito l’assalto alle principali catene alimentari. In diversi supermercati, dal Vomero alla periferia di Napoli, in molti stanno facendo rifornimento di beni primari, soprattutto pasta, farina, scatolame e olio ma anche prodotti per l’igiene come carta igienica.

Una vera e propria psicosi che ha spinto alcuni gestori dei punti vendita ad adottare pratiche di razionamento, limitando il numero di acquisti per i prodotti in questione. Nello specifico ognuno potrà portare via soltanto una quantità limitata di pasta, farina, olio ed altro.

Secondo la Federdistribuzione, tuttavia, l’allarme sull’imminente carenza di rifornimenti risulta del tutto inutile al momento. All’Adnkronos il direttore dell’ufficio studi e delle relazioni di filiera, Carlo Alberto Buttarelli ha sottolineato: “Il conflitto in Ucraina certamente aggrava una situazione già di pressione sui prezzi e potrebbe anche determinare un ulteriore rialzo oltre che una carenza di prodotto nell’arco di qualche mese. Ma le condizioni reali oggi sulla disponibilità dei prodotti non sono queste. Carenza di prodotto non si vede”.

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