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Profughi ucraini, De Luca: “dobbiamo fare un lavoro attento di screening e di prevenzione per una serie di patologie”

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CAMPANIA – I flussi migratori dall’Ucraina in Italia a seguito dell’invasione russa destano non poche preoccupazioni per il tasso di positività da Covid-19 che sta segnando una rapida ascesa. In relazione all’eventualità di una ulteriore ondata pandemica, si è espresso il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca.

Abbiamo avuto – ha spiegato – , presso il Covid Residence dell’Ospedale del Mare di Ponticelli, 1653 arrivi di persone a cui attribuire lo status di “straniero temporaneamente presente”. Abbiamo fatto a costoro all’incirca 1600 tamponi, 203 sono risultati positivi al covid19. Il livello di vaccinazione tra i profughi ucraini e più in generale tra i cittadini che vengono dai paesi dell’Est di quell’area è bassissimo.”

Dobbiamo quindi – ha proseguito il governatore – fare molta attenzione affinché non si diffondano focolai covid. Anche tra i bambini che arrivano il livello di vaccinazione per la difterite, poliomielite, tetano, morbillo e la pertosse è molto basso. Quindi, per i profughi che arrivano dobbiamo fare un lavoro attento di screening e di prevenzione per tutte queste patologie. Le vicende di questi giorni pertanto ci obbligano a fare i conti con un’altra emergenza e per questo non possiamo distrarci.

“Dobbiamo – conclude – seguire in maniera attenta gli arrivi per fare prevenzione ed evitare la diffusione del covid e di altre patologie.

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