AFRAGOLA – Le elezioni che hanno sancito l’ascesa di Antonio Pannone sullo scranno più alto della città si sono svolte cinque mesi fa, sono passati circa 150 giorni e a 100 giorni il professore afragolese non ha avuto il coraggio di indire una conferenza stampa per fare il resoconto del suo operato alla soglia del primo traguardo che di consuetudine la politica si pone come obiettivo.
Oggettivamente c’era poco da dire, anzi, quasi nulla da dire, perché quest’Amministrazione, così come la scorsa di Grillo che ha avuto la stessa matrice, preferisce più ingessare la città per mantenere gli equilibri raggiunti in campagna elettorale che rischiare di guastarli nella volontà di fare qualcosa di buono per la città. Vedi la questione irrisolta del Direttore Generale dell’Azienda Consortile delle Politiche Sociali. Ma veniamo ai fatti di ieri.
Ieri mattina si è svolto il Consiglio Comunale che aveva come punti all’Ordine del Giorno alcune interrogazioni consiliari protocollate da alcuni Consiglieri di opposizione e mentre si doveva discutere di una interrogazione presentata dal Consigliere Gennaro Giustino in merito ad alcuni decreti sindacali, tra cui quello della scelta di confermare Marco Chiauzzi dirigente all’economia dopo che la Commissaria Prefettizia che Amministrava l’ente prima di Pannone l’avesse spostato per consentire la rotazione prevista dall’ANAC, anche in virtù delle vicende giudiziarie che hanno riguardato lo stesso dirigente.
Appena si arriva alla risposta che l’Amministrazione doveva dare alla domanda sollevata da Giustino sul perché non si è rispettato il tempo dei sei mesi previsti dalla rotazione e rimesso al proprio posto Chiauzzi nonostante i suoi guai giudiziari siano ancora in atto, si è deciso inspiegabilmente di rendere la seduta segreta, invitando i pochi presenti – giornalisti e appassionati – ad abbandonare l’aula e oscurando la diretta streaming.
In poche parole un vero attacco alla democrazia. Un Consiglio svolto nella piena illegittimità e inosservanza delle regole visto che l’ art. 38, comma 7, Tuel, pone il principio della pubblicità delle sedute consiliari, stabilendo che “le sedute del Consiglio comunale devono essere pubbliche, salvo i casi previsti dal Regolamento”. Se andiamo a vedere il Regolamento Comunale, esso prevede all’ art. 15 comma 1 che le “sedute del Consiglio comunale devono essere pubbliche” precisando al comma 2 che “su richiesta motivata di un consigliere” si può procedere in seduta segreta ma il comma 3 dell’ art. 15 ribadisce l’ipotesi residuale della seduta segreta, ammissibile solo quando “si discute in merito alle qualità morali delle persone” e la motivazione per la quale si è voluto Chiauzzi di nuovo al suo posto è di interesse pubblico e non certamente si andava a discutere di questione morale, visto che anche i suoi guai giudiziari sono inerenti a fatti riguardanti la sua attività di funzionario pubblico e cioè di interesse collettivo. Quindi cosa si è voluto realmente nascondere alla cittadinanza tutta?
Appare un po’ paradossale il fatto che in campagna elettorale si declama tanto la casa di vetro e poi ci si comporta quasi alla stregua di un dittatore come Putin al quale, solo pochi giorni fa, si è indetta, proprio sul territorio afragolese promossa dall’Amministrazione stessa, una manifestazione a favore della libertà degli ucraini e contro le angherie del nuovo Zar russo.
Oramai il Comune di Afragola appare sempre più “Cosa Loro”. Si fa e disfa a piacimento dell’ex Senatore Enzo Nespoli e questo lo si è sempre saputo. Nessuno ha mai negato che questa vittoria di Pannone sia stata l’ennesima medaglia al petto che si è appuntato l’ex Sindaco, ma da un politico esperto e scafato come l’ex senatore ci si aspetta un cambio di rotta dovuto dall’insegnamento degli errori commessi nel passato e invece… Stiamo assistendo alla copia, forse la brutta copia dell’Amministrazione Grillo, dove tutto si teneva fermo per paura di far cadere il castello di sabbia che si è creato nei mesi antecedenti le elezioni.
Ma quel castello di sabbia comicia già a sgretolarsi, infatti la famiglia Nespoli gioca ad Asso pigliatutto, dove si è avuto anche l’ardire di far diventare la nipote dell’ex senatore, Consigliera ed Assessora allo stesso tempo, il che ha fatto storcere il naso a più di un consigliere non “federato”.
Nespoli commissaria il Sindaco sul PUC che fino ad ora conservava per sé la delega all’Urbanistica e dove nessuno riusciva a spiegarsi questa decisione di non nominare un assessore competente ad un documento così delicato e determinante per la città. Oggi il quadro appare più chiaro: attraverso la nipote, Consigliera appassionata seppur brava e volenterosa ma pur sempre alla sua prima esperienza politica e per questo poco idonea agli occhi dei più esperti colleghi, l’ex Senatore mette le mani sul PUC per stabilire cosa, dove e come dovrà sorgere la nuova Afragola.
Con la speranza, almeno, di vedere completata da questa Amministrazione una cosa importante come il Piano Urbanistico.