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Ucraina, Draghi: “arrivati 21095 profughi, oltre il 90% sono donne e bambini”

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Queste le ultime dichiarazioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi durante il Question Time alla Camera. “Prima di tutto voglio ringraziare a nome del governo e mio personale tutti coloro che si sono mobilitati spontaneamente per sostenere la popolazione ucraina: associazioni di volontariato, terzo settore, amministratori locali imprese, singoli cittadini e famiglie che stanno mandando aiuti e offrendo ospitalità e assistenza ai profughi con grandissima generosità e profonda umanità”.

“All’8 marzo sono arrivati 21095 cittadini ucraini, oggi sono 23872 principalmente dalla frontiera italo-slovena, oltre il 90 per cento sono donne e bambini: ieri 10500 donne, oggi 12 mila, gli uomini erano 2mila ieri, oggi 2200, i bambini 8500 ieri e oggi 9700. Il flusso è certamente destinato ad aumentare”., ha affermato il premier.

“Voglio ringraziare tutte le forze politiche e in particolare l’opposizione per la grande prova di unità e spirito costruttivo in questa crisi, sono certo che l’Italia farà la sua parte fino in fondo, come sempre nel dramma, nell’emergenza, nel terrore ci scopriamo migliori di come pensiamo di essere”, ha aggiunto il presidente del Consiglio.

“Per i profughi ucraini che vogliono svolgere attività lavorativa – ha detto ancora – abbiamo previsto una prima misura che consente loro sulla base della sola richiesta del permesso di soggiorno ed in deroga alle quote del decreto flussi di lavorare sia in forma autonoma che stagionale”. Riguardo alla questione sanitaria, Draghi ha affermato che “i profughi o fanno il tampone ogni 48 ore o accettano di vaccinarsi”.

“Il dipartimento della protezione civile – ha rilevato – provvede alla ricognizione dei posti letto e al trasferimento pazienti inoltra agli ucraini nei centri di prima accoglienza è prevista assistenza sanitaria, sociale, psicologica, orientamento legale e corsi di lingua italiana. Nei centri sono previsti servizi anche finalizzati all’integrazione e alla formazione professionale”.

“Ovviamente – ha aggiunto – seguiamo con grande attenzione le conseguenze di questa crisi sull’economia e sulla situazione finanziaria dei cittadini italiani, l’incremento del prezzo dell’energia e l’incremento e disponilità delle materie prime. Il governo non può fermare questi eventi ma possiamo muoverci con rapidità e decisione come abbiamo fatto e come continueremo a fare per difendere il potere di acquisto delle famiglie e la competitività e la sopravvivenza delle imprese”.

“La forza di un Paese e di una democrazia si misura con la capacità di difendere i valori della dignità umana, della pacifica convivenza ed dell’amicizia fra i popoli”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, rispondendo in Aula alla Camera ad un’interrogazione sulle iniziative sulla solidarietà e la gestione dell’accoglienza per l’Ucraina.

Sul Pnrr “la normativa europea prevede la richiesta di una revisione degli obiettivi degli Stati membri che possono chiedere modifiche – ha sottolineato -. Si tratta di un’evenienza eccezionale che richiede un nuovo processo negoziale che è prematuro prospettare”.

“Per quanto riguarda il nucleare, l’impegno tecnico ed economico è concentrato sulla fusione a confinamento magnetico, che attualmente è l’unica via possibile per realizzare reattori commerciali in grado di fornire energia elettrica in modo economico e sostenibile. La strategia europea per l’energia da fusione è sviluppata dal Consorzio EUROfusion, che gestisce fondi Euratom pari a oltre 500 milioni di euro per il periodo tra il 2021 e il 2025. Questo consorzio prevede l’entrata in funzione del primo prototipo di reattore a fusione nel 2025-28”.

“Per quanto riguarda il nucleare – ha detto ancora Draghi -, l’impegno tecnico ed economico è concentrato sulla fusione a confinamento magnetico, che attualmente è l’unica via possibile per realizzare reattori commerciali in grado di fornire energia elettrica in modo economico e sostenibile. La strategia europea per l’energia da fusione è sviluppata dal Consorzio EUROfusion, che gestisce fondi Euratom pari a oltre 500 milioni di euro per il periodo tra il 2021 e il 2025. Questo consorzio prevede l’entrata in funzione del primo prototipo di reattore a fusione nel 2025-28”.

“L’impegno sanzionatorio deve essere idealmente uguale all’aiuto alle famiglie e imprese e come ho già detto sostenere i più deboli. Tra l’altro le sanzioni non dureranno poco e quindi per durare devono essere sostenibili, noi non abbiamo intenzione di derogare dal regime di sanzioni ma dobbiamo fare di tutto per renderle sostenibili al nostro interno”.

“Noi siamo tutti impegnati a intervenire con forza per tutelare il potere potere d’acquisto”, l’intenzione è di “mantenere una politica di bilancio prudente che non implichi nuove rilevanti misure permanenti di spesa ma permetta tutti gli interventi necessari a sostenere l’economia ora, nell’emergnza”, ha detto Draghi.  “Sono al lavoro anche in sede Ue per chiedere alla commissione misure che aiutino ad affrontare l’emergenza dei prezzi dell’energia”, un tema “affrontato lunedì” con la presidente Ursula von der Leyen “e anche domani” al consiglio Ue informale.

“Voglio per prima cosa ribadire come l’intervento della legge delega sul catasto – ha detto ancora – non porta ad alcun incremento delle imposizioni fiscali sugli immobili regolarmente accatastati, nessuno pagherà più tasse e devo dire che un pò di credibilità sul fatto di non far pagare più tasse questo governo si è dimostrato credibile…. La riforma serve per eliminare gli abusi e le irregolarità, la mappa catasto è del ’39, ci sono state tante cose in mezzo anche una seconda guerra mondiale…..  L’introduzione dell’Ici, dell’Imu, l’abolizione dell’Ici, l’introduzione della Tasi, sono state fatte sempre su valori inesistenti, che non hanno senso, valori di 33 anni fa: questa procedura di applicare un coefficiente fisso su valori che non hanno senso deve finire, vogliamo trasparenza”.

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