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Guerra e rincari, su i prezzi di prodotti ortofrutticoli e alimenti nei mercati di Napoli

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Lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, i rincari relativi al gas e alle materie prime hanno già causato alcune ritorsioni sui consumi dei partenopei, facendo aumentare i prezzi di frutta, verdura e altri alimenti nei tradizionali mercati di Napoli e provincia.

Come reso noto da ‘Il Corriere del Mezzogiorno’, confrontando i prezzi medi di gennaio, pubblicati dall’Osservatorio Nazionale Prezzi e Tariffe del Ministero dello Sviluppo economico, con quelli attualmente esposti tra gli stand di prodotti ortofrutticoli e alimentari si rileva un rincaro generalizzato, quantificato in circa +30 centesimi al chilo.

Se, dunque, il prezzo medio dei pomodorini si attestava a 3,70 euro a gennaio, adesso potrebbe anche superare i 4 euro. Stessa cosa per cipolle, limoni e altri prodotti ortofrutticoli così come per i principali prodotti alimentari: pane e pasta. A salire progressivamente, infatti, saranno i prezzi dei cereali – grano, mais e soia – ma anche degli oli da cucina.

Del resto Russia e Ucraina rappresentano un quinto del commercio mondiale di grano e mais dunque, con l’inserimento dell’Italia all’interno della lista dei paesi ostili al governo russo, conseguenze negative potrebbero abbattersi proprio sulle importazioni che rischiano di essere bloccate. Sulla stessa scia le forniture del gas e la conseguente crisi che accentuerebbe ancor di più i rincari già in atto.

Per gli alimenti il prezzo potrebbe aumentare ulteriormente proprio per la maggior dipendenza ai processi di produzione, trasformazione e trasporto. Con l’invasione in Ucraina e i prezzi dell’energia alle stelle di conseguenza le aziende, nell’avviare le fasi produttive, saranno soggette ad incrementi maggiori nelle prossime settimane.

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