POLITICA
Bagnoli, Maresca: “sentenza campanello d’allarme per gestione Manfredi”
NAPOLI – «Questa è una sentenza che certifica quanto sia difficile la partita su Bagnoli, anche a causa di gestioni passate approssimative ed illogiche». Lo dice in una nota Catello Maresca, consigliere comunale di opposizione in relazione alla sentenza del Tribunale di Napoli dello scorso 1 marzo, che dà ragione all’azienda di Stato Fintecna e condanna il Comune di Napoli a pagare 80milioni di euro per l’acquisto, 22 anni fa, di due milioni di metri quadrati di suoli a Bagnoli.
«Ma questo purtroppo lo sapevamo – continua Maresca – È un campanello di allarme per la gestione commissariale Manfredi, che da oggi spero sia ancora più consapevole che è una questione che non può permettersi di affrontare da solo». Per Maresca «l’inizio con nomine non condivise e poco funzionali al progetto e alle necessità non è stato dei migliori».
«Speriamo – conclude – che il commissario straordinario abbia il buon senso di aprirsi alla città, alle altre competenze e alla collaborazione istituzionale. Senza questo non si va da nessuna parte».
Politica
Autonomia differenziata e referendum, De Luca: “Legge sciagurata. Dobbiamo semplificare l’Italia”
“Seguiremo passo passo la vicenda dell’autonomia differenziata e siamo pronti al referendum, perché se la legge resta quella che è andremo al referendum”.
Lo ha detto il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca commentando la proposta che verrà elaborata lunedì dal Consiglio regionale per il referendum.
“Non possiamo dire solo no a una legge sciagurata, – dichiara De Luca all’Ansa – dobbiamo fare anche qualche proposta. Parlo della burocrazia zero, mi auguro che le forze parlamentari, unitariamente, decidano, al di là dell’autonomia, di semplificare l’Italia, di prosciugare la burocrazia, perché mentre parliamo stanno accentrando a Roma tutti i flussi finanziari, Pnrr, Fondi di coesione, Zes unica meridionale, Fondi di perequazione infrastrutturale“.
“Qui – ha aggiunto il presidente della Regione Campania – stanno centralizzando tutto a Roma. Noi dobbiamo proporre anche ipotesi positive di sburocratizzazione al di là dell’autonomia. Trasferiamo alle Regioni le cose che servono agli imprenditori, pareri ambientali, sugli interventi energetici, sulle attività dentro i porti, pareri per i piani paesaggistici che ci bloccano per anni e anni. Questi provvedimenti possono essere fatti domani mattina e sono ciò che serve agli imprenditori e alle famiglie. Per il resto seguiremo passo passo l’evoluzione di questa legge sciagurata”.
Attualità
Porno con la faccia di Giorgia Meloni: la Premier chiede 100mila € di risarcimento
Un uomo, di 40 anni, sassarese, è accusato di aver pubblicato su un sito internet pornografico statunitense alcuni video contraffatti apponendo il volto della premier Giorgia Meloni su quello delle attrici a luci rosse originali. Ieri è ripreso il processo a suo carico a Sassari.
Meloni, assistita dall’avvocata Maria Giulia Marongiu, ha già annunciato la richiesta di risarcimento danni per 100mila euro, che saranno destinati al fondo del ministero dell’Interno per le donne vittime di violenza. La presidente del Consiglio testimonierà in videoconferenza l’8 ottobre nell’aula della Corte d’Assise.
L’inchiesta era stata avviata dalla polizia postale di Sassari nel 2020, in seguito a una segnalazione arrivata direttamente da Roma. Secondo le accuse, il 40enne, aveva modificato dei filmati pornografici e, utilizzando alcuni software specifici per la manipolazione grafica dei video, aveva apposto il volto di Giorgia Meloni sui corpi delle attrici hard. I video sono rimasti in rete parecchi mesi, raccogliendo milioni di visualizzazioni in tutto il mondo. Meloni, che all’epoca non era presidente del Consiglio, aveva sporto denuncia dopo che alcuni suoi collaboratori si erano resi conto della diffusione dei video cosiddetti “deepfake”.
A processo sono così finiti il 40enne e suo padre di 73 anni.
POLITICA
‘Gioventù Nazionale’, commissione Segre acquisisce i video dell’inchiesta giornalistica
Secondo quanto si apprende dall’Ansa, la commissione Segre ha deciso di acquisire i video dell’inchiesta giornalistica di Fanpage sui militanti di Gioventù nazionale, i giovani di Fratelli d’Italia.
L’esigenza – espressa nella riunione in corso al Senato e con la senatrice Liliana Segre in collegamento – è stata condivisa da tutti i gruppi parlamentari e segue alla richiesta contenuta in una lettera dell’ex parlamentare di Forza Italia, Elio Vito. I filmati verranno acquisiti per approfondire quanto emerso e decidere eventuali azioni.
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