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In Campania approvata la legge per i rider: stop al lavoro a cottimo e allo sfruttamento

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Basta lavoro a cottimo e sfruttamento per i riders, i fattorini delle consegne a domicilio che sfrecciano in scooter con i loro sacchi ermetici, recapitando pizze e panini comprati con le App. In Campania finalmente c’è una legge che li tutela. Il Consiglio regionale della Campania ha approvato a maggioranza, con 34 voti favorevoli e 5 astenuti, la proposta di legge finalizzata a fornire tutele e diritti ai “riders”, nuovi lavoratori digitali che adoperano un proprio mezzo di trasporto per effettuare consegne a domicilio, presentata da Bruna Fiola (Pd), presidente della Commissione Politiche sociali del Consiglio regionale.

La proposta di legge introduce tutele e diritti per la categoria: il compenso orario, assicurazioni obbligatorie contro gli infortuni, congedo di maternità/paternità e manutenzione degli scooter o altri mezzi a carico delle App. Per le piattaforme digitali di consegne a domicilio che non rispetteranno le regole sono previste multe fino a 2mila euro. La proposta di legge, dal titolo “Disposizioni in materia di lavoro mediante piattaforme digitali”, è stata depositata in consiglio regionale dalla consigliera Pd Bruna Fiola, il 26 febbraio scorso, e dovrebbe essere discussa entro la fine del 2021.

La proposta di legge, tra le altre cose, assegna all’Osservatorio regionale del mercato del lavoro il compito di elaborare la Carta dei diritti dei lavoratori digitali, così come già fatto a Bologna con “la Carta dei Diritti Fondamentali de Lavoratori Digitali nel contesto urbano”, a Milano con “la carta dei Valori del Food Delivery” e dalla Regione Lazio con la legge regionale sulla gig economy. E istituisce il registro e l’anagrafe dei rider. Si prevede uno stanziamento iniziale di 330mila euro per il 2022.

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