Continuano i bombardamenti a ovest e a nord-ovest di Kiev, dove questa mattina pesanti esplosioni hanno devastato la città. In particolare, due colpi di mortaio hanno colpito un checkpoint, installato per consentire l’ingresso di civili dalla periferia alla città. Tuttavia, ci sarebbero state vittime civili, anche bambini, così come accaduto a Irpin, dove le forze armate russe hanno sparato contro i civili, uccidendone almeno tre.
Secondo le prime informazioni, le truppe russe hanno deliberatamente preso di mira un ponte utilizzato dalla gente per evacuare. Intanto, il premier russo Vladimir Putin e quello turco Recep Tayyip Erdogan, si sono sentiti telefonicamente per parlare della questione Ucraina. Tuttavia, il leader turco avrebbe invitato Putin a cessare il fuoco, allo scopo di aprire corridoi umanitari e firmare il trattato di pace.
Secondo il vicecomandante della milizia filorussa dell’autoproclamata di Donetsk, Eduard Basurin, ha così dichiarato: “In mattinata i corridoi umanitari saranno riaperti a Mariupol e a Volnovakha. Noi, speriamo ancora che i comandi ucraini incaricati di difendere le regioni abitate, ordinino ai loro subordinati di sbloccare le vie di fuga, affinché i civili possano lasciare queste aree popolate”.
Al momento, secondo l’Onu, sono più di 1,5 milioni i rifugiati fuggiti dall’Ucraina in 10 giorni, mentre “i russi si preparano a bombardare il porto ucraino di Odessa”, come afferma il premier ucraino Zelensky. Lo stesso Zelensky, in un discorso agli ucraini di questa mattina, ha elogiato le molte forme di resistenza che le persone hanno scelto per opporsi al nemico, definendo il suo Paese “una superpotenza dello spirito”. Infatti, in dieci giorni di guerra, l’Ucraina ha unito “milioni di persone, che sono diventate un tutt’uno”.