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POLITICA

L’ASSISE, Bassolino fa il punto su Napoli con il direttore Abenante

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Ieri negli studi di Minformo TV si è svolta la trasmissione L’ASSISE, il format politico che parla dei problemi sovracomunali e del capoluogo campano condotto dal direttore Mario Abenante. L’ospite presente è Antonio Bassolino, ex presidente della Regione Campania e attuale consigliere di opposizione al Comune di Napoli.

Durante la trasmissione sono stati affrontati tanti argomenti, tra cui la Guerra in Ucraina, il presidente Bassolino afferma “Dobbiamo far sentire la voce della nostra città per dar solidarietà alla popolazione ucraina. Bisogna organizzare una grandissima manifestazione in Piazza del Plebiscito.”

Il presidente ha anche affermato “I russi si devono fermare, occorre un negoziato serio che garantisca l’Ucraina in primo luogo la sua integrità.”

Bassolino ha parlato del ruolo dell’Italia in politica estera e dell’ Europa “Il progetto europeo è rimasto incompiuto: bisogna rilanciare il progetto di un Europa pulita e forte con una politica estera unitaria.”

Tra gli argomenti trattati si è parlato anche del bilancio sui 100 giorni di Manfredi e il programma di manutenzione “I 100 giorni sono un traguardo simbolico: l’Amministrazione Manfredi invece non ha fatto bilanci al riguardo. Al momento non ci sono problematiche sulla vita quotidiana della città: mi auguro che nei prossimi mesi si vedano i primi risultati concreti. La nuova Amministrazione deve organizzare un vero e proprio programma di manutenzione.”

Il presidente ha parlato anche dell’opposizione disunita “Dopo 100 giorni nessuna delle Municipalità ha il suo esecutivo, non c’è ancora accordo politico, c’è il rischio di uno stallo istituzionale. E’ importante creare partecipazione e mobilitazione civile.”

Dopo Bassolino ha espresso un pensiero sulla politica e sul coinvolgimento dei cittadini “La grande maggioranza di Manfredi è un punto di forza ma anche di debolezza. Molte persone non vanno a votare per esprimere una critica alla politica, che si è allontanata dalla vita dei cittadini.”

Quasi al termine della trasmissione il presidente ha parlato anche del Patto per Napoli e PNRR “Il Patto per Napoli è un’ espressione impropria usata da Manfredi come propaganda firmata da tre partiti del vecchio governo. C’è un indubbio aspetto positivo ma ci sono delle criticità, specie con i creditori, ci sono norme che vanno cambiate.”

Al termine della trasmissione il presidente Bassolino ha parlato della Città Metropolitana “Il voto di città metropolitana è un appuntamento importante, le elezioni sono state spostate per colpa della politica. Siamo al gioco dell’oca, macherà comunque un accordo sulle municipalità. Noi siamo una enorme area metropolitana, come la Provincia ha bisogno di Napoli, così Napoli ha bisogno della Politica. Il 13 Marzo voterò Josi della Ragione, distante da vecchi rapporti politici.”

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POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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