La capitale Kiev e le altre città del Paese sono sotto assedio, svegliate anche oggi dalle sirene d’allarme per gli attacchi aerei. Intanto, si attende la seconda tranche di negoziati, mentre si contano oltre 100 feriti in seguito agli attacchi contro Mariupol, con il premier ucraino Zelensky che ha così dichiarato: “Mosca vuole cancellarci”.
Tuttavia, il secondo round di negoziati previsto per oggi, non è stato cancellato ma solo rinviato, come affermano fonti diplomatiche citate dal sito russo Sputnik, secondo le quali i negoziati “potranno svolgersi questa sera o più tardi”. Intanto, il Ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio, intervenendo alla trasmissione ‘Mattino Cinque’, si è così espresso:
“Noi non stiamo entrando in guerra, noi stiamo facendo arretrare Putin, che deve arrivare al tavolo negoziale della pace per chiudere questa guerra. Ed è per questo, che abbiamo creato le sanzioni. Noi, solo così possiamo farlo arretrare. Ma lavoriamo per la pace. Non porteremo Putin a dialogare chiedendoglielo per favore, dobbiamo alzare un fronte: oggi, quella barriera sono gli ucraini e le sanzioni”.
Infine, è notizia di poco fa, che la bandiera ucraina presente all’ambasciata di Kiev a Mosca, è stata rimossa. Infatti, come precisa l’agenzia di stampa ‘Ria Novosti’, è stato rimosso anche un cartello, che indicava che l’edificio ospitava l’ambasciata ucraina, mentre le porte sono state sigillate.