Resta sintonizzato

Napoli

Il Tar non sospende l’ordinanza anti-movida del sindaco Manfredi: respinta la richiesta dei baretti

Pubblicato

il

L’ordinanza del sindaco Gaetano Manfredi sulla movida a Napoli resta in vigore. Il Tar della Campania ha deciso di non accogliere la richiesta di sospensiva avanzata dai baretti nel ricorso. Per i giudici amministrativi sono “prevalenti, allo stato e sotto il profilo esclusivamente cautelare, i plurimi interessi pubblici che l’ordinanza impugnata intende tutelare”. Così ha deciso la V sezione, presieduta da Maria Abruzzese, nel decreto pubblicato oggi, che ha fissato la data per l’udienza collegiale al 22 marzo 2022.

Restano confermati, quindi, fino ad allora, gli orari di chiusura anticipati per i bar all’1 di notte nei giorni feriali e alle 2 di notte il venerdì e il sabato, così come stabilito nel provvedimento, che sarà in vigore fino a giugno. Confermati anche tutti gli altri divieti e le multe da 25 a 500 euro per i gestori dei locali che trasgrediscono le regole, con in più il rischio della segnalazione alla Questura che può disporre la sospensione dell’attività fino a 15 giorni.

I baretti nel ricorso avevano chiesto di sospendere l’Ordinanza Sindacale n. 59/2022 del 15 febbraio scorso, con la quale il sindaco Gaetano Manfredi, dopo aver individuato le “aree della città dove sono state riscontrate peculiari criticità legate a fenomeni di aggregazione, incidenti sulla vivibilità e sulla quiete pubblica” ha disciplinato con decorrenza dal 17 febbraio 2022, gli orari di apertura al pubblico degli esercizi in sede fissa e mobile di somministrazione di alimenti e bevande, ad eccezione di “ristoranti e pizzerie relativamente al servizio ai tavoli”, ordinandone la chiusura, rispettivamente alle ore 1:00 dalla domenica al giovedì e alle ore 2:00 il venerdì ed il sabato, vietando altresì la “riapertura delle attività prima delle ore 05:00 del mattino”. L’ordinanza è arrivata a seguito di un accordo sottoscritto il 20 gennaio “per la promozione e l’attuazione di un sistema di sicurezza partecipata e integrata e per lo sviluppo della città di Napoli”.

Continua a leggere
Pubblicità
Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cronaca

Truffe ad anziani in tutto il Sud Italia, sgominata la centrale dei “finti carabinieri”

Pubblicato

il

Maxi operazione dei Carabinieri nel cuore di Napoli, dove i militari del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei colleghi partenopei, hanno sgominato una ‘centrale delle truffe’, con base operativa nei pressi di Porta San Gennaro, ma che operava in tutto il Sud Italia.

L’operazione è stata avviata dai Carabinieri di Reggio Calabria grazie a una segnalazione su una truffa avvenuta lo scorso maggio a San Giorgio Morgeto, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria. Nei guai due pregiudicati che, utilizzando l’ormai consueto metodo del ‘falso carabiniere’, avevano raggirato un’anziana signora, invalida al 100%, convincendola a consegnare tutti i gioielli che custodiva in casa.

Per persuaderla, avevano inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il nipote, e avevano richiesto una finta cauzione per evitare l’arresto del giovane. Spaventata e preoccupata per il nipote, la donna ha ceduto i suoi preziosi, ricordi di una vita, per un valore stimato superiore ai 40mila euro.

Continua a leggere

Cronaca

Droga e telefonini in carcere, beccati i corrieri

Pubblicato

il

Stamane è in corso un’operazione della Polizia a Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale partenopeo, su richiesta dalla Procura. Quindi sono 12 le persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati associativi di traffico di droga e l’accesso indebito di cellulari per i detenuti. I reati scoperti sono aggravati dal metodo mafioso.

Lo scorso settembre il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha tenuto una conferenza stampa in seguito al blitz contro i clan casertani. “I detenuti continuano a comunicare dal carcere, a mandare video di feste e compleanni, riescono a comunicare tra di loro e quando ho proposto di comprare i jammer almeno nelle carceri di alta sicurezza, non sono stato ascoltato, mi hanno detto che fanno male alla salute“. Gli jammer sono inibitori di segnale che costano ognuno 60mila euro.

Mi è stato detto – ha aggiunto il magistrato calabrese – che la penitenziaria deve comunicare con il telefonino, mi risulta invece che c’è un telefono con il filo per chiamare i superiori e gli uffici. Non avendo preso provvedimento seri, per ora vengono usati in alcune carceri l’inibizione dei droni anche se poi nella realtà sono già stati usate anche delle contromisure per inibire gli inibitori di droni“.

Continua a leggere

Cronaca

“Renà non mi lasciare”, le ultime parole di Arcangelo Correra

Pubblicato

il

Prima di perdere i sensi avrebbe detto “Renà non mi lasciare”, Arcangelo Correra, il 18enne morto sabato scorso in ospedale dopo essere stato ferito a morte alla testa da un colpo di pistola esploso dall’amico Renato Caiafa di 18 anni che, a suo dire, stava maneggiando una pistola trovata poco prima sulla ruota di una macchina parcheggiata.
Il giovane ha voluto riferire la circostanza stamattina nel corso dell’udienza di convalida del fermo emesso dalla Procura di Napoli (pm Capasso) e notificato dalla Polizia di Stato; fermo che poco fa il gip non ha convalidato disponendo comunque la detenzione in carcere per l’indagato.

Continua a leggere
Pubblicità
Pubblicità

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy