Maxi operazione antimafia condotta dai carabinieri del Ros di Palermo, i quali hanno tratto in arresto Giuseppe Guttadauro, detto il ‘Dottore’, già primario dell’ospedale civico del capoluogo siculo, finito in carcere circa 22 anni fa ed esponente di spicco di Cosa Nostra. In particolare, l’uomo sarebbe stato coinvolto in passato, nell’inchiesta sulle talpe alla Dda, in cui fu indagato anche l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro, oltre al figlio del medico, Mario Carlo Guttadauro.
Pertanto, le indagini hanno svelato il ruolo del ‘Dottore’ in un traffico di stupefacenti. Infatti, egli avrebbe organizzato un commercio di droga con l’estero, finanziato da alcuni palermitani, aprendo un canale per l’acquisto della cocaina con il Sud America e con un albanese, per il rifornimento di hashish. Tuttavia, l’organizzazione avrebbe potuto contare su un assistente di volo, il quale avrebbe dovuto trasportare 300 mila euro in Brasile, nel momento in cui il carico di droga fosse arrivato dal Sud America all’Olanda.
Inoltre, le indagini su Guttadauro, hanno rivelato le frequentazioni di ambienti facoltosi della Capitale. In particolare, l’uomo sarebbe intervenuto dietro lauto compenso, per risolvere un contenzioso da circa 16 milioni di euro che una ricca donna romana, aveva con un istituto bancario. Al momento, lui e il figlio sono accusati di associazione di tipo mafioso, poiché gli viene contestata l’appartenenza alla famiglia di Cosa Nostra di Palermo-Roccella e l’intervento sulle più significative dinamiche del mandamento mafioso di Villabate-Bagheria.