Scandalo al comune di Castel Volturno, dove il dipendente comunale Antonio Di Bona, è attualmente indagato per corruzione, falsità materiale commessa da un Pubblico Ufficiale e concussione sessuale. In particolare, l’uomo, allo scopo di velocizzare le pratiche per condoni edilizi e permessi, chiedeva favori sessuali e a volte ricariche. Ad incastrare Di Bona, sarebbero state le cimici e le telecamere installate nell’ufficio, che hanno immortalato anche momenti piccanti e situazioni imbarazzanti.
Infatti, durante un’intercettazione ambientale, è stata ascoltata la conservazione tra due dipendenti, che parlavano così del loro collega: “Deve sempre mettere le mani in mezzo al pesce”. Probabile che i due, fossero già a conoscenza del rapporto sessuale consumatosi a ridosso della chiusura degli uffici municipali.
Secondo la Procura, l’uomo ha consentito la sostituzione di atti, l’introduzione postuma di atti inesistenti che andavano prodotti dall’interessato in epoca precedente ed entro un determinato termine e ha provveduto alla definizione delle pratiche edilizie, trattandone talune in maniera prioritaria rispetto alle altre e facendo falsamente risultare gli atti, regolarmente già pubblicati, per il periodo minimo stabilito dalla normativa di settore all’albo comunale, con immediato rilascio degli stessi atti agli interessati.