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Ambiente

Lungomare di Napoli, flash mob contro la riapertura della zona al traffico veicolare

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NAPOLI – Flash mob delle associazioni ambientaliste sul Lungomare di Napoli. La manifestazione è in atto di protesta contro l’idea della Giunta Manfredi di riaprire al traffico veicolare via Partenope.

Legambiente “Napoli deve ridurre le polveri sottili della metà e per farlo non si può pensare di riaprire il Lungomare al traffico”. Lo ha detto Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania, esponendo le motivazione della protesta contro la possibilità, paventata dal Comune, di riaprire la zona.

Oltre a Legambiente, presenti anche Wwf, Fiab e Napoli Bike Festival, le quali di comune accordo hanno affermato: “Le città europee vanno nella direzione di pedonalizzare le strade – prosegue la Imparato – è incomprensibile che la Giunta Manfredi voglia, invece, tornare al passato. Secondo l’Oms, Napoli sfora i parametri di inquinamento e per rientrare devono essere ridotte del 45 per cento le pm10 e quasi del 70 per cento le pm2,5”. 

I dati sono molto chiari, secondo le analisi il Porto e la Stazione sono le aree più inquinate della città. “E’ un tema complesso – sostiene ancora la presidente di Legambiente – perché significa anche offrire servizi che consentano ai cittadini di non ricorrere ai mezzi privati per spostarsi”. 

Tra i motivi di protesta “C’è anche un aspetto culturale – afferma Luca Simeone di Napoli Bike Festival – Napoli ha dimostrato di accettare la pedonalizzazione del Lungomare che, negli anni, è diventato un attrattore di turismo e promozione del territorio e delle attività commerciali. Piuttosto, andrebbe potenziata l’infrastruttura della rete ciclabile”. 

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Attualità

Campi Flegrei, il piano per la messa in sicurezza: 56 interventi da eseguire nell’arco di tre anni

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Cinquantasei interventi per le infrastrutture pubbliche nell’area del bradisismo ai Campi Flegrei, da eseguire nell’arco di tre anni con fondi per 260 milioni di euro.

E’ il massiccio piano di lavori per la sicurezza presentato oggi dal Ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, in un incontro con i sindaci del territorio svoltosi a Pozzuoli.

La riqualificazione sismica riguarderà anzitutto gli edifici scolastici, ma anche strutture pubbliche di rilevanza nazionale come la casa circondariale femminile di Pozzuoli e l’Accademia aeronautica, ma anche il comprensorio logistico della Guardia di Finanza a Miseno e quello militare di Nisida.
Un altro capitolo è dedicato alle opere idrauliche, cominciando dagli interventi sulla rete fognaria e su quella idrica a Pozzuoli e Bacoli.
Poi la rete viaria: previsto un nuovo ingresso per la Tangenziale di Napoli, dall’abitato di via Cigliano a Pozzuoli, e il completamento dello svincolo di via Campana.
Infine nel porto di Pozzuoli è prevista una nuova darsena traghetti e saranno eseguite opere di livellamento dei fondali con la creazione di moli galleggianti temporanei. Completano questa prima fase del programma gli interventi per la messa in sicurezza di costa e costoni a Bacoli.

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Attualità

Campi Flegrei, diminuzione del bradisismo: solo 18 eventi registrati in una settimana

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Il bollettino settimanale dell’Osservatorio Vesuviano, relativo alla settimana dal 14 al 20 ottobre 2024, ha evidenziato un rallentamento dell’attività sismica nell’area dei Campi Flegrei, con soli 18 eventi registrati, rispetto ai 30 della settimana precedente.

Il terremoto più forte della settimana, si è verificato il 20 ottobre alle ore 18:22 ed ha raggiunto una magnitudo di 1.3 con profondità 3 km con epicentro localizzato al largo del golfo di Pozzuoli.

Il fenomeno del bradisismo, ovvero il sollevamento del suolo nell’area flegrea, prosegue, sebbene si osservi una riduzione nella velocità del sollevamento a partire da agosto 2024.

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Ambiente

Fonti rinnovabili, Star Energia: “col sole potremmo diventare esportatori netti di energia”

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“L’Italia è il paese del sole e del vento. Potremmo diventare esportatori netti di energia, eliminando le politiche assistenziali per il Mezzogiorno e raggiungendo una vera indipendenza energetica”.

E’ quanto afferma Mario Palma, CEO di Star Energia, una delle aziende italiane più attive nel settore delle energie rinnovabili, che sottolinea come nella realtà “l’indipendenza energetica si scontri con le politiche governative attuali, che sembrano favorire interessi legati alle lobby delle energie fossili e nucleari”.

Capita per l’energia fotovoltaica, che rappresenta oggi una delle fonti più diffuse e accessibili a livello globale, con numerosi Paesi che stanno investendo pesantemente su questa tecnologia per accelerare la transizione energetica, e l’Italia che, come evidenziato da Palma, è dotata di un potenziale solare ineguagliabile, specialmente nelle regioni meridionali, con un boom nell’installazione di impianti fotovoltaici negli ultimi anni; un boom cui non corrisponde però, a suo avviso, un’adeguata politica di Governo.

(fonte: Ansa)

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