Ancora aumenti per i carburanti. Secondo le rilevazioni del Mite, nella media della scorsa settimana il prezzo della benzina verde in modalità self è salito a 1,819 euro al litro: aumento di 2,26 centesimi rispetto alla settimana precedente. In salita anche il prezzo del diesel che, con un rialzo di 2,33 euro, ha superato 1,690 euro al litro. Per la benzina si tratta del massimo da ottobre 2012 mentre per il gasolio il prezzo è il più alto da marzo 2013.
La benzina in modalità self service: “Sfonda oggi la soglia di 1,8 euro al litro. Non accadeva dall’11 marzo 2013, quasi 9 anni fa, quando arrivò a 1,804 euro al litro. Non solo, ma raggiungendo i 1,819 euro al litro tocca un primato dal 22 ottobre 2012. Ossia oltre 9 anni e 3 mesi fa, quando era 1,825 euro”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, sulla base dei dati settimanali del ministero della Transizione Ecologica.
“Anche per il gasolio, a quota 1,691 euro al litro. Si tratta di un record dall’11 marzo 2013, quando era pari a 1,699 euro al litro“, denuncia Dona. “Dall’inizio dell’anno, in meno di un mese e mezzo, un litro di benzina è rincarato di circa 10 cent, pari a 4 euro e 99 cent a pieno, un rifornimento di gasolio costa 5 euro e 26 cent in più, pari, rispettivamente, a 120 e 126 euro su base annua” prosegue Dona. “Il Governo si occupa solo, e in modo insufficiente, di luce e gas. Non si rende conto che anche la benzina sta facendo esplodere l’inflazione, attraverso i rialzi di tutti i prezzi dei beni trasportati su gomma. Per questo Draghi nel prossimo Consiglio dei ministri dovrebbe diminuire le accise di almeno 20 centesimi. Sterilizzando gli aumenti che stanno svuotando le tasche degli automobilisti”, conclude Dona.