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Cronaca

Sant’Antimo, ragazze inseguite e aggredite da un uomo armato

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Alcuni cittadini hanno segnalato che nella notte fra sabato e domenica un balordo armato avrebbe sparso il terrore nella strade di Sant’Antimo. A bordo della sua C3 bianca vecchio modello (così riferiscono i testimoni), tra l’una e trenta e le due di notte, avrebbe tentato di rapinare 5 ragazze a via Roma, in pieno centro, senza temere di estrarre la pistola davanti ad una paninoteca ancora affollata. Nonostante le ripetute minacce le ragazze sono riuscite a fuggire.

“Ha puntato una ragazza sola in auto che rincasava, dopo averla seguita per poche decine di metri ha iniziato a tamponare l’auto della giovane ripetutamente. Lei ha capito che qualcosa non andava e non si è fermata subito, ma quando l’uomo l’ha minacciata con la pistola ha deciso di arrestare la sua corsa. Una volta scesa dall’auto, alla richiesta di soldi, terrorizzata, gli ha lanciato contro la borsa dicendo ‘prendi tutto quello che vuoi’. Ma il balordo, in cerca di contati, ha preso solo i miseri 40 centesimi che la ragazza aveva con se. Poco dopo è sopraggiunta un’amica, che stava tornando a casa con lei ma sulla propria auto. Arrivata sul posto ha subito capito la situazione e ha tentato di fuggire. Il criminale le ha prima rotto un finestrino, colpendolo con il calcio della pistola, e poi l’ha inseguita in auto, tamponandola ripetutamente. La giovane però non ha desistito ed è riuscita a fuggire”, è il racconto di uno dei parenti delle vittime che ha contattato il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli.

Una storia davvero assurda che fa rabbrividire. Una persona simile non può essere lasciato a piede libero, va preso prima che possa davvero far male a qualcuno. Le ragazze aggredite hanno vissuto un vero incubo e non è giusto che altri rischino di vivere le stesse scene.

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Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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