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POLITICA

Nola, 13 consiglieri comunali rassegnano le dimensioni: il Prefetto di Napoli scioglie la Giunta

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NOLA – Termina anticipatamente la Giunta comunale di Nola guidata dal sindaco Gaetano Minieri. Sono infatti 13 i consiglieri comunali, su 24 dell’assise, che quest’oggi hanno rassegnato le dimissioni.

Il Prefetto di Napoli Claudio Palomba ha dunque dovuto avviare la procedura di scioglimento del Consiglio comunale, sospendendo il Consiglio comunale e nominato il commissario prefettizio Enrico Gullotti, viceprefetto vicario della Prefettura di Napoli, incaricandolo della gestione provvisoria dell’ente, in attesa di nuove elezioni. L’ormai ex sindaco Minieri, come detto, è stato sfiduciato da 13 consiglieri con il seguente documento.

Constatata l’assoluta insipienza dell’azione amministrativa posta in essere dalla amministrazione comunale sin dal proprio insediamento; verificata la incapacità dell’attuale amministrazione comunale di governare i processi amministrativi in modo condiviso e far fronte alle reali problematiche che interessano i cittadini e che non hanno trovato il minimo riscontro positivo nell’azione di governo della città;

verificato che le scelte del Sindaco, con il passare dei mesi, si sono rivelate essere sempre più orientate a soddisfare le esigenze personali di taluni a discapito dell’intera comunità; rilevato che, nel senso appena richiamato, l’azione di questa amministrazione si è caratterizzata per un’evidente aggressione del territorio dal punto di vista edilizio ed urbanistico senza che il Sindaco abbia esercitato alcun potere di controllo politico e gestionale a garanzia dell’ordinato assetto del territorio. considerato che la maggioranza, sin dal primo momento, non si è mai dimostrata coesa, tanto che in due anni e mezzo si è assistito ad un continuo, frenetico, cambio di assessori, finalizzato unicamente alla ricerca della mera sopravvivenza politica; tenuto conto che più volte, in consiglio comunale, a turno, invano, gli stessi gruppi di maggioranza hanno sollecitato il Sindaco affinché si facesse garante, con autorevolezza, di un cambio di passo politico – gestionale, mai avvenuto;

Considerato che è del tutto venuta meno la maggioranza consiliare eletta con le elezioni comunali del 2019 e con essa il relativo progetto politico, ormai inattuabile non sussistendone più le condizioni personali e politiche; ritenuto quindi, necessario, dare nuovamente la parola ai cittadini ed assicurare, sin dal mese di maggio 2022, alla città una nuova maggioranza consiliare che sia frutto delle scelte operate dai cittadini e non costituita sulla base di intrighi politici, personali che tradiscono il risultato elettorale“.

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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Politica

Gaetano Manfredi eletto Presidente dell’Anci

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Per la prima volta nella storia dell’Anci – Associazione nazionale dei comuni italiani – un Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ne diventa Presidente.
Una sola lista in campo quella dell’ex rettore e l’ha presentata il suo grande elettore Antonio Decaro: il voto è avvenuto per acclamazione. Una sottigliezza politica per evidenziare che in Anci nion ci sono spaccature. Così poco dopo le 14, Manfredi è diventato ufficialmente il Sindaco dei sindaci d’Italia.

Non ci sono stati dunque colpi di scena perché il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi è arrivato a Torino – al Lingotto, uno spazio sterminato brulicante di centinaia e centinaia di persone – di fatto già come presidente in pectore dell’Anci grazie all’intesa raggiunta sabato sera con il Pd di Elly Schlein.

Accordo largo con dentro anche le forze di Governo del centrodestra. Manfredi è stato individuato quale uomo della provvidenza per i Comuni in quanto figura istituzionale e trasversale. Cosa che gli è riconscuta da tutti. Il Sindaco e Presidente dell’Anci lo ha detto anche alla Premier Giorgia Meloni nel corso di una lunga telefonata che sarà «il Presidente di tutti i sindaci a prescindere dal loro colore politico».  Si apre oggi una nuova stagione quella del dialogo tra i sindaci e il governo. 

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