Crisi pandemica, Maresca: “Tornino al sindaco i poteri sulla salute dei cittadini”
“Un plauso al sindaco e all’assessore Santagada per aver dato un messaggio fondamentale. Spero sia solo il primo segnale di un cambiamento di rotta sul tema della salute. Ora è arrivato il momento di uscire dall’equivoco che il Comune non abbia poteri e responsabilità sulla salute dei cittadini”. Lo ha detto Catello Maresca, consigliere comunale di opposizione, nel corso della seduta odierna alla Sala dei Baroni. “Bisogna riprendere tavoli istituzionali che esistono, che sono già disciplinati e previsti da norme proprio della Regione Campania. Come la legge del 3 novembre ‘94, n. 32, poi riformata dalla n. 23 del 2012, che prevede regole stringenti – chiarisce Maresca – Per esempio l’articolo 20 attribuisce al sindaco o meglio alla conferenza dei sindaci una funzione come quella di provvedere alle linee di indirizzo per l’attività programmatica. A dettare dunque, non solo a proporre le linee. Da molti anni però non viene attivata la conferenza dei sindaci”. “Da segnalare anche l’articolo 21, che disciplina i rapporti tra organi rappresentativi dei Comuni e le aziende sanitarie locali. Norme che attribuiscono anche poteri di indirizzo e di orientamento. Perché le conseguenze del mancato coinvolgimento dei cittadini comporta che ad esempio vengano chiusi ospedali storici della città. O si compiano scelte che non tengono conto dell’assistenza territoriale di base”. Sulla chiusura o sul blocco dei ricoveri e delle prestazioni ambulatoriali in pandemia Maresca sottolinea, poi, che si tratta di “scelte quantomeno bizzarre, che diventano un corto circuito quando si stabiliscono dei tetti di struttura per enti convenzionati, non rispondenti alle reali esigenze sanitarie dei territori. Chiediamo perciò per il futuro una più decisa partecipazione dell’amministrazione a queste scelte ed al sindaco di riprenderci anche la funzione della tutela delle salute dei nostri cittadini”.