Il Governo sta valutando di introdurre un Green Pass senza scadenza per i cittadini che hanno effettuato la terza dose. Nel corso della riunione con i governatori, prevista per domani, si discuterà anche della validità della certificazione e l’obbligo di tampone per chi arriva in Italia oltre al destino del sistema delle zone a colori.
Già dal mese di febbraio la certificazione verde avrà una durata di sei mesi e non più di nove. Se si considera che le somministrazioni delle dosi booster sono partite a metà settembre, a marzo diversi cittadini si ritroverebbero con il pass scaduto visto che, al momento, non vi è alcuna indicazione riguardo all’eventualità di una quarta dose. L’idea di un ulteriore richiamo, dunque, almeno per adesso sembra essere lontana: diversi esperti sostengono che richiami ravvicinati indeboliscono il sistema immunitario.
Dunque, per evitare di lasciare scoperti i soggetti immunizzati con tre dosi che, stando al nuovo provvedimento si ritroverebbero con un Green Pass non riattivabile tra pochi mesi, l’ipotesi dell’esecutivo, come rende noto l’Ansa, sembra essere quella di fornire loro una certificazione senza vincoli di scadenza.
La durata ridotta del Pass rischia di compromettere anche la stagione turistica invernale scoraggiando gli arrivi dai Paesi che hanno adottato una certificazione di durata maggiore. Su tale fronte il Governo potrebbe agire assicurando la validità del Green Pass anche oltre i sei mesi previsti per l’Italia.
In più, attualmente è previsto l’obbligo di tampone per chi arriva dall’estero, indipendentemente dalla copertura vaccinale. L’ordinanza del Ministro della Salute, Roberto Speranza, scade il 31 gennaio 2022 quindi, in mancanza di un rinnovo, dal mese di febbraio decadrà.