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Cronaca

Napoli, 1000 pop-it sequestrati dalla polizia: erano pericolosi per i bambini

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I pop-it, alcuni dei giocattoli più in voga tra i bambini, sono finiti nel mirino delle autorità: la polizia municipale di Napoli ne ha infatti sequestrati circa 1000 in un giorno.

Secondo quanto si apprende da una nota del Comune, gli Agenti dell’Unità Operativa Polizia Investigativa Centrale hanno effettuato questa operazione dopo aver acquisito una formazione specifica attraverso la partecipazione al progetto di formazione GOAC (Gruppo Operativo Anti Contraffazione) in collaborazione con l’ANCI ed il Ministero dello Sviluppo Economico.

In tal modo, gli agenti sono stati in grado di individuare, in alcuni esercizi commerciali situati nella zona orientale di Napoli, la vendita di Pop-it realizzati in difformità dalle normative europee. Una situazione preoccupante, soprattutto se consideriamo il grande successo che hanno acquisito queste tavole giocattolo colorate, utili per esercitare il tatto dei bambini ed anche come antistress.

Pertanto, circa 1000 confezioni di questi prodotti sono stati sequestrati e sottoposti ad analisi. Nei prossimi giorni si procederà a valutare la composizione chimica del materiale e dei coloranti in assenza della certificazione del marchio CE, oltre che a verificare la pericolosità per l’uso da parte dei bambini.

Gli esercenti sono stati verbalizzati ai sensi del D. Lgs.vo 11 aprile 2011, n. 54, in attuazione della direttiva 2009/48/CE sulla sicurezza dei giocattoli, con una sanzione da 1.500 a 10.000 euro. La polizia ha inoltre proceduto al sequestro dei prodotti finalizzato alla successiva distruzione.

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Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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