I social si sa, sono dei mezzi di comunicazione molto potenti, anche se vengono troppo spesso utilizzati in modo inappropriato. Questo è il caso del famoso no vax Ugo Fuoco, che attraverso un account a suo nome, ha pubblicato numerosi messaggi d’odio all’indirizzo dell’ormai defunto Presidente dell’Europarlamento David Sassoli, secondo cui sarebbe morto a causa del vaccino. In particolare, è stata molto eloquente la frase scritta a seguito della sua scomparsa:
“Ogni tanto una buonissima notizia. Se ne va Mr. ‘Il Green Pass non è discriminatorio’ Sassoli. Adesso venitevi a prendere gli altri, grazie”. Tuttavia, i successivi accertamenti hanno consentito d’identificare l’autore del post, che altro non è che un 40enne residente nella provincia di Napoli, già denunciato per inosservanza delle misure sanitarie in materia di Covid-19. Inoltre, l’indagato è risultato anche amministratore di un canale Telegram con più di 30 mila iscritti, sul quale l’interessato ha pubblicato numerosi messaggi d’incitamento alla violazione delle disposizioni anti Covid-19. Pertanto, l’uomo è stato deferito dal Compartimento Polizia Postale di Napoli, che nel corso di una perquisizione informatica hanno ritrovato tracce informatiche, legate alla pubblicazione del messaggio d’odio nei confronti del defunto Presidente del Parlamento Europeo.
Infine, il suo ultimo intervento nel canale Telegram, è un vocale di circa 20 minuti, dove egli giustifica la sua assenza:
“Da undici giorni, con oggi praticamente, sono a letto con una febbre, insomma sempre altissima, insomma, in media oltre i 39 e con una, chiamiamola capacità respiratoria molto ridotta, che mi impedisce anche di parlare senza, purtroppo [tossisce] ecco, appunto, senza purtroppo dover tossire. Quindi, sono a riposo necessariamente, perché non sono in condizioni in questo momento perché, dopo undici giorni di febbre, dovete credermi, anzitutto, mi scoppia proprio la testa e quindi, sto attendendo di migliorare un po’ per tornare a fare, insomma, le cose che faccio regolarmente qui su Telegram”.