Non si placano le polemiche, per la morte del bimbo di due anni e mezzo avvenuta nei giorni scorsi a Torre del Greco, vittima di annegamento. In particolare, il padre del piccolo, ha così accusato la moglie:
“Diceva che il piccolo era ‘brutto’, lamentandosi dei continui pianti del bambino, auspicandone perfino la morte quando diceva: “vogliamo farlo schiattare e magari si toglie il vizio”. Dal canto suo, la donna ha sempre affermato con chiarezza di non aver mai accettato il piccolo, fonte di dolore sin da prima della sua nascita, essendo egli stato fautore di una gravidanza difficile, di un parto doloroso e di un conseguente quanto definitivo allontanamento dal marito. Tuttavia, dalle sue parole, emergono chiaramente i contrasti con il marito, assente dalla vita dei figli, di cui la moglie si sarebbe assunta tutte le incombenze, dall’accompagnarla a scuola fino a seguirla nello studio.