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Covid, l’allarme di Gimbe: “Con questa crescita dei casi, rischiamo 2 milioni di positivi”

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Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, è intervenuto alla trasmissione ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus, per fare il punto della situazione sull’incremento dei nuovi casi Covid. Ecco le sue parole:

Al crescere dei nuovi casi di Covid-19, non corrisponde un parallelo incremento dei ricoveri, ma con questo tasso di crescita dei casi, rischiamo comunque di intasare gli ospedali, perché si può arrivare a 2 milioni di positivi. Tutte le misure messe in campo finora dal governo, sono una sommatoria di pannicelli caldi, che non riescono a rallentare la circolazione del virus, spiegando poi che serve più ‘Smart Working’, per contribuire a rallentare la circolazione”.

Poi, continua: “Abbiamo una quantità enorme di casi, mai vista, tanto che molti hanno definito la Omicron, come il virus più contagioso della storia e i numeri che stiamo vedendo, la dicono chiaro in questo senso. Abbiamo in media mobile circa 100 mila casi al giorno. E avere 100 mila persone positive al giorno, significa che 1100 vengono ricoverate in area medica e 120 in terapia intensiva. Sicuramente, è dovuto all’aumento delle dosi booster e ci auguriamo anche, alla minore virulenza della variante Omicron”.

Poi, conclude: “Se la congestione degli ospedali è meno veloce, comunque l’impatto c’è e con questo tasso di crescita, rischiamo di arrivare a 2 milioni di positivi e se anche il tasso dei ricoveri fosse l’1%, avremmo 20 mila persone in ospedale. Bisogna dunque provare ad abbassare la circolazione del virus”.

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