Dal 10 gennaio è in arrivo una stretta per i no-vax. Con l’ultimo decreto, il governo ha allungato la lista dei luoghi dove vige l’obbligo di Super Green Pass, quello ottenibile solo con vaccino o guarigione: ora servirà anche per accedere ad alberghi, fiere, congressi, piscine, impianti sciistici e anche nei ristoranti all’aperto. Con l’anno nuovo la Certificazione Covid rafforzata diventerà di uso sempre più comune, escludendo quindi chi non si è vaccinato da tutta una serie di attività e contesti sociali.
La prima introduzione del Super Green Pass da parte del governo è stata per i cinema, teatri e stadi, per i bar e ristoranti al chiuso (anche per la consumazione al banco) e per le feste e cerimonie pubbliche.
Con il decreto di Natale questo elenco di attività e luoghi era stato poi aggiornato e si erano aggiunti i musei e le mostre, le piscine e le palestre (anche solo per gli spazi adibiti a spogliatoio), i centri termali e i parchi di divertimento, i centri culturali, sociali e ricreativi, le sale gioco e scommesse.
L’ultimo provvedimento del governo, infine, ha stabilito che dal 10 gennaio la Certificazione rafforzata serva anche per accedere ad alberghi e strutture ricreative, le feste dopo le cerimonie civili e religiose, sagre e fiere, centri congressi, bar e ristoranti anche all’aperto, impianti sciistici, piscine e centri benessere anche all’aperto, attività dei centri sociali, culturali e ricreativi anche all’aperto. E infine, su tutti i mezzi di trasporto compreso quello pubblico locale.
Tutte queste attività, quindi, saranno precluse a chi non si vaccina.
Di fatto il Green Pass base, quello che si poteva ottenere anche mediante tampone e che aveva una durata ridotta di 48 ore, resta valido solo per recarsi a lavoro. Una misura con cui il governo cerca di spingere ulteriormente la popolazione a vaccinarsi