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Approvata in Camera dei Deputati la legge di bilancio che vieta impianti di trattamento rifiuti in alcuni comuni della “Terra dei Fuochi”

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ROMA – “Siamo ben consapevoli del prezzo altissimo che hanno dovuto pagare i cittadini di aree devastate sotto il profilo ambientale, ma crediamo che non consentire la realizzazione di alcun tipo di impianto di trattamento dei rifiuti non sia la soluzione più adatta a dare risposta a un dramma che si perpetua da anni”: così Claudia Salvestrini, direttrice del consorzio nazionale Polieco, commenta l’articolo inserito nella Legge di bilancio approvata alla Camera dei Deputati che prevede l’impossibilità di realizzare impianti di trattamento rifiuti a Giugliano in Campania, Qualiano, Villaricca e Quarto, in Campania.

“Condividiamo in linea generale che ci sia una pianificazione adeguata della distribuzione degli impianti di trattamento dei rifiuti soprattutto quando ci troviamo dinanzi a territori che per anni sono stati abbandonati da chi avrebbe dovuto garantirne la tutela ma – sottolinea Salvestrini – riteniamo anche che impianti in cui vengono attivate lavorazioni nel rispetto delle regole e dell’ambiente per chiudere la filiera del riciclo ridando nuova vita ai rifiuti possano essere la vera strategia per contrastare il fenomeno dei traffici illeciti. Un conto – sostiene – è parlare di inceneritori e discariche, un altro di impianti di trattamento magari di rifiuti speciali non pericolosi che, se abbandonati e sottratti al circuito corretto, diventano dannosi. Se ci si limita ad aree ristrette, come quelle previste dall’articolo, si può anche comprendere la ratio visto il pullulare di impianti già registrato in passato senza buon esito, ma guai a far passare il messaggio che sia questa la misura giusta da adottare in tutti i comuni di ‘Terra dei fuochi’”.

Proprio ieri il Polieco è intervenuto sul caso dei rifiuti italiani incendiati in Tunisia, esprimendo la necessità di “fermare i viaggi dei rifiuti, che più fanno il giro del mondo e più aprono le maglie dell’illegalità, nelle quali si inseriscono facilmente gli ecocriminali”.

“Da anni segnaliamo una forte difficoltà legata alla carenza di impianti di riciclo – aggiunge la direttrice del Polieco – un problema che si traduce in un sistema viziato nel quale trovano spazio mafiosi e quella parte di impresa deviata che, a discapito di tanti onesti operatori del settore, non lavora rispettando le regole”.

Per Salvestrini “è comprensibile il punto di vista dei cittadini che non hanno più fiducia e che si sono spesso ritrovati dinanzi a controlli inadeguati, intanto che si consumavano azioni scellerate ai danni dell’ambiente e della loro salute, ma impedire la chiusura del ciclo dei rifiuti rischia solo di provocare ulteriori danni.  La strada – conclude- deve essere necessariamente quella di tendere a un sistema di gestione dei rifiuti che punti al km 0”.

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Politica

Vincenzo De Luca: “In Campania, un bando per l’occupazione femminile”

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Nel corso della consueta diretta social del venerdì, Vincenzo De Luca ha annunciato l’approvazione di un nuovo bando a sostegno dell’occupazione femminile.

“Abbiamo approvato ieri in Regione – dice – un bando in favore dell’occupazione femminile. È un’iniziativa importante per sostenere il lavoro delle donne in Campania, incentivando la loro partecipazione attiva al mercato del lavoro.”

Sulla dimensionamento scolastico, De Luca ha denunciato incongruenze nei dati forniti dal Ministero dell’Istruzione. “Siamo impegnati in una battaglia di chiarificazione con il Ministero della pubblica istruzione. Lo scorso anno hanno definito il dimensionamento scolastico sulla base di alcuni dati che si sono rivelati falsi. Hanno previsto 25mila studenti in meno rispetto al dato reale che poi abbiamo registrato. Stiamo lavorando per ottenere una modifica di quelle decisioni, perché il dimensionamento scolastico deve basarsi su dati corretti e attendibili.”

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Politica

Scampia, sgomberi: entro il 3 dicembre residenti via dalla Vela Gialla

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Vertice, ieri, nella sede della Prefettura di Napoli, sullo sgombero dei nuclei familiari delle Vele Gialla e Rossa di Scampia, per il successivo avvio dei lavori di demolizione e ricostruzione previsti dal progetto “Restart Scampia”.

E’ stato concordato, si legge in una nota, “che il termine ultimo per liberare gli appartamenti siti nella Vela Gialla da parte degli occupanti è fissato alla data del 3 dicembre prossimo. In data 4 dicembre si procederà allo sgombero di coloro che eventualmente vi permanessero, al fine di avviare le operazioni preliminari all’apertura del cantiere per la demolizione.
A seguire, e comunque entro la fine dell’anno, si procederà allo sgombero totale della Vela Rossa, anche in ragione dei pericoli incombenti determinati dalle precarie condizioni statiche degli immobili. Le operazioni si svolgeranno in sicurezza e sarà allestito un presidio medico avanzato da parte dell’Asl Napoli 1 Centro“.

Alla riunione, presieduta dal prefetto Michele di Bari, hanno partecipato il sindaco del Comune di Napoli, Gaetano Manfredi, il vice Sindaco Laura Lieto, il Questore, Maurizio Agricola, il comandante provinciale dei Carabinieri, Biagio Storniolo, il comandante provinciale della Gurdia di Finanza, Paolo Borrelli, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Michele Mazzaro, il presidente dell’8^ Municipalità di Napoli, il comandante della Polizia locale di Napoli , l’ufficio di Gabinetto e gli altri uffici interessati del Comune di Napoli, i rappresentanti dell’Asl Napoli 1 Centro.

In occasione della riunione è stata anche nuovamente affrontata la questione della sistemazione di quei nuclei familiari che non hanno ancora individuato una soluzione alloggiativa alternativa, per cui le istituzioni coinvolte sono permanentemente impegnate per reperire idonee soluzioni.

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POLITICA

Sciopero generale, Landini (Cgil): “Vogliamo rivoltare il Paese come un guanto”

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Sciopero generale in tutta Italia oggi quello proclamato dai segretari di Cgil e Uil, Landini e Bombardieri, con manifestazioni in 43 piazze.
Uno stop di otto ore per tutti i settori privati e pubblici, eccezion fatta per quello dei trasporti dove è di quattro ore: per bus e metro dalle 9 alle 13, così come per il trasporto marittimo, per i voli dalle 10 alle 14. Esclusi dal blocco i treni, che avevano già aderito all’agitazione lo scorso finesettimana.
Martedì Matteo Salvini aveva precettato i lavoratori per lo sciopero e ordinato ai sindacati di ridurne la durata per il settore dei trasporti. La Commissione di garanzia e il ministro dei Trasporti avevano già chiesto nei giorni precedenti che la durata fosse ridotta, ma i sindacati si erano rifiutati di farlo.
La protesta riguarda le misure contenute nel disegno di legge di bilancio.

Landini si ritrova alla guida di un corteo a Bologna canta e conferma le dichiarazioni che avevano suscitato molte polemiche negli scorsi giorni, rincarando se possibile la dose contro il governo Meloni: “Noi vogliamo rivoltare come un guanto questo Paese e per farlo c’è bisogno della partecipazione di tutte le persone. La rivolta sociale, per noi, significa proprio dire che ognuno di noi non deve voltarsi da un’altra parte di fronte alle ingiustizie”.
Il leader del sindacato, tra le fila della rappresentanza delle lavoratrici di La Perla (azienda produttrice di lingerie in crisi da tempo) ha anche aggiunto un altro attacco frontale all’esecutivo nazionale.

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