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POLITICA

Vicenda Maresca, consigliere di opposizione di destra: “Coesi intorno alla figura di un magistrato e politico esempio”

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NAPOLI – «Abbiamo letto con sorpresa e sconcerto quanto affermato dalla ministra della giustizia Marta Cartabia. Catello Maresca rappresenta per noi consiglieri di minoranza un importante punto di riferimento, non solo per le sue competenze in materia giuridica ma anche per la sua conoscenza del territorio».

Lo dichiarano in una nota i consiglieri di opposizione del centrodestra in Consiglio comunale – Domenico Brescia, Salvatore Guangi e Iris Savastano di Forza Italia, Rosario Palumbo di Cambiamo, Giorgio Longobardi di Fratelli d’Italia, Bianca D’Angelo di Napoli Capitale e Rosaria Borrelli della Lega – che si schierano a difesa del loro collega, in merito alle polemiche sorte in questi giorni dopo la notizia del suo rientro in ruolo come magistrato presso la Corte di Appello di Campobasso.

«Stranamente queste polemiche strumentali sembra che balzino alla cronaca solo quando non si tratta di magistrati che si schierano a sinistra. A questo va aggiunto e sottolineato – scrivono i consiglieri – che Catello Maresca è stato votato alle ultime elezioni amministrative da “appena” 75mila napoletani che, evidentemente, volevano la sua discesa in campo in politica.

Siamo certi che Maresca rispetterà le leggi, come tutti gli altri magistrati – soprattutto di sinistra – che lo hanno preceduto tra cui Michele Emiliano, presidente della Regione in Puglia; Lorenzo Nicastro, pm a Bari e assessore all’ambiente nella Giunta di Nichi Vendola; Mariano Brianda, giudice a Sassari e candidato sindaco nella stessa città col Pd nel 2019; Nicola Morrone, giudice a Torre Annunziata e sindaco di Portici; Nicola Graziano, prima assessore e poi candidato sindaco ad Aversa e giudice del Tribunale di Napoli, solo per citarne alcuni».

«Vergognoso» per i rappresentanti di centrodestra «l’accanimento di questi giorni contro Maresca, un magistrato e un politico dall’elevatissimo spessore umano e professionale di cui i cittadini che lo hanno votato e gli stessi consiglieri che occupano oggi i banchi della Sala dei Baroni dovrebbero andar fieri per il lavoro svolto a tutela della collettività secondi i principi di legalità e civismo che lo hanno contraddistinto in tutti questi anni, piuttosto che denigrarlo con accuse di basso rango».

«Saremo perciò sempre più coesi al suo fianco in questa battaglia – conclude la nota – certi che Maresca non potrà che fare del bene a Napoli e ai napoletani nel solco della sua lunga esperienza all’insegna della lotta alla camorra, del rispetto delle regole e dell’impegno civico costante. Valori praticati per oltre 22 anni con i fatti e non con le parole».

Politica

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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