In Italia intere regioni sono a rischio zona gialla. Come era prevedibile e inevitabile, l’onda lunga del contagio, che si è verificata nelle scorse settimane in altri paesi europei, è arrivata anche in Italia. Per questo il Governo ha inteso prendere delle decisioni. Nel frattempo verifichiamo l’emergere di una nuova variante, particolarmente aggressiva, come quella sudafricana, che se penetra in Europa e nel nostro Paese, determinerà un ulteriore aumento del contagio.
Il Governo ha preso misure restrittive per salvaguardare il nostro Paese. Sarebbe davvero una tragedia se dovessimo richiudere nuovamente l’Italia proprio nel periodo delle feste. Sarebbe davvero un colpo pesante all’economia e al lavoro nei nostri territori. Le persone che hanno scelto di non vaccinarsi determinano un incremento enormemente più alto della diffusione del contagio e dell’occupazione degli ospedali rispetto ai vaccinati. Il 90% di quelli che si contagiano da vaccinati non finiscono in ospedale e la stragrande maggioranza sono asintomatici.
Ora giustamente il Governo ha preso delle misure restrittive per chi non si è vaccinato, che avrà dei limiti nella vita sociale. Questo è il minimo che si potesse fare se vogliamo evitare di chiudere l’intero Paese. Queste misure del Governo arrivano in ritardo: c’è bisogno di aspettare il 6 dicembre?“. Così Vincenzo De Luca, nel suo consueto appuntamento di aggiornamento sulla situazione sull’emergenza Covid-19 in Campania in diretta social, ha parlato delle recenti decisioni prese dal Governo.
Per il Governatore campano, per far sì che le misure vengano rispettate, serve un rigoroso piano di controlli: “Dobbiamo convincerci che se non mettiamo in atto un piano di controlli rigorosissimi, queste misure restano solo su carta. Altrimenti rischiamo di verificare fra 10 giorni che nessuno rispetta queste misure, per poi essere costretti a chiudere tutto. Ho proposto anche sanzioni pecuniarie per chi non indossa la mascherina nei luoghi di assembramento o chi non è vaccinato ed entra in un luogo dove non deve entrare. Chi si preoccupa di incappare in queste sanzioni, probabilmente ci pensa due volte a non rispettare queste misure. Abbiamo ancora la possibilità di non chiudere l’Italia e dobbiamo fare di tutto. 20mila agenti, per due settimane, devono essere dedicati a controlli rigorosi sulle norme anti-Covid. E’ possibile farlo“.
De Luca ha parlato poi, in maniera dettagliata, della situazione nella nostra regione: “In Campania la situazione è questa: ieri abbiamo avuto 900 positivi, con un tasso di contagiosità del 5.7% e 28mila vaccinazioni, per le quali c’è finalmente una ripresa. La gran parte dei positivi ieri in Campania sono asintomatici. Altri sono pausintomatici, soltanto i non vaccinati hanno problemi seri quando vengono ricoverati. Non abbiamo registrato ieri un aumento rilevante dei ricoveri. Tutto sommato, se la situazione rimane questa, reggiamo. Ma per riuscirci, bisogna essere rigorosi, in Campania più che nelle altre regioni d’Italia. Abbiamo ad oggi circa 270 classi chiuse per focolai. 67 classi sul territorio dell’Asl Napoli 2, con 179 alunni positivi e 2100 persone in isolamento. 37 classi, invece, si trovano sul territorio dell’Asl Napoli 1, 64 sul territorio dell’Asl Napoli 3.
Gli obiettivi fondamentali in Campania sono due: non chiudere l’economia della nostra regione, non chiudere di nuovo attività commerciali e aziende. L’altro obiettivo è tenere aperte le scuole, evitando di chiuderle. Pensare di tornare in dad sarebbe una tragedia. Dobbiamo essere tutti responsabili. Ora si apre un altro capitolo molto delicato: la vaccinazione per i bambini tra i 5 e gli 11 anni, dopo l’autorizzazione alla somministrazione in questa fascia di età. Sarà decisivo il ruolo dei pediatri. Il clima che è stato creato in Italia è talmente pesante che si è diffusa una preoccupazione nelle famiglie.
Chiusura sulle festività natalizie in arrivo: “Dobbiamo essere prudenti, evitando feste, festini e contro feste. E mettersi queste benedette mascherine, anche all’aperto. Nel periodo natalizio vanno evitate feste al chiuso senza mascherine. Non so se con questi chiari di luna si potranno fare feste di fine anno in piazza. Bisogna riflettere con molta attenzione. Io, sinceramente, le eviterei. Non possiamo bruciare risultati importanti raggiunti, con assembramenti di decine di migliaia di persone. Per quest’anno mi manterrei prudente. Non bisogna perdere quello che abbiamo conquistato per la fretta“.