Insulti e minacce all’interno della stazione Garibaldi a Napoli, dove ieri mattina Marco Maria Taglialatela, è stato preso di mira per il suo orientamento sessuale. Tuttavia, l’episodio, è stato diffuso sui social dal diretto interessato. Ecco le testuali parole: “Stu Ric****ne ‘e m****a, fai schif’, si Nun te stai zitt’ te schiatt’ nu curtiell’ dint’ a’ panza…La sintesi di un’aggressione avvenuta stamattina, mentre mi recavo a scuola, dove avrei parlato di violenza sulle donne. Il tutto, nell’indifferenza di quanti e quante passavano ed ascoltavano e proseguivano”.
Poi, continua: “Quest’uomo, sui 50 anni, ‘bianco, italiano e campano, mi ha aggredito prima verbalmente poi, cercando di farmi cadere, infilando i suoi piedi tra le mie gambe, mentre camminavo sotto la stazione di piazza Garibaldi a Napoli in pieno giorno. È nato un diverbio, cercavo di tenere testa agli insulti per non mostrare paura e debolezza poi, si è avvicinato facendo il gesto di prendere qualcosa dalla tasca o dal pantalone, non ricordo, dicendomi che se avessi continuato, mi avrebbe “schiattato nu curtiell dint’ ‘a panza”. Non c’era nessun presidio di forze dell’ordine nelle vicinanze”.
Poi, conclude: “Sono salito su in stazione e c’erano due militari, che hanno raccolto prima le mie lacrime e poi la mia richiesta d’aiuto. Inutilmente… inutili, come la denuncia verso ignoti, dove sarà sempre la mia parola verso la sua, nonostante gli addetti di Trenitalia che hanno assistito e a cui ho chiesto per primi un aiuto. Solo adesso ne parlo, perché sono al sicuro con chi amo”.