Carinaro, 19 novembre 2021 – Una mostra ricca di cimeli unici, con la presenza di testimonial storici e la presentazione di un libro sui suoi ultimi anni a Napoli: il Gruppo Marican ha deciso di dedicare tre giorni al più grande calciatore di sempre con l’evento «A D10S … un anno dopo», in occasione della ricorrenza del primo anniversario della scomparsa di Diego Armando Maradona.
Da mercoledì 24 a venerdì 26 novembre, a Carinaro (Ce), presso Vega Food, avrà luogo la mostra celebrativa, ad ingresso gratuito, con i cimeli più significativi ed esclusivi appartenuti al fuoriclasse argentino.
Si parte mercoledì 24 novembre, alle ore 12:30, con l’esposizione curata dal Club Napoli Saverio Silvio Vignati di una serie di oggetti dall’inestimabile valore umano e sportivo che Maradona ha donato alla famiglia Vignati, da tutti conosciuta come la “famiglia napoletana” di Diego: i visitatori potranno ammirare maglie del Napoli, tute dell’Argentina e del club partenopeo, le magliette della prima stagione in azzurro, quelle degli scudetti, le divise da allenamento, le scarpette, i palloni, la camicia del primo giorno a Napoli nel 1984 e persino il kway indossato dal Pibe de Oro nella celebre danza con il pallone che il fuoriclasse fece sulle note di “Live is Life” degli Opus a Monaco di Baviera, prima della semifinale di Coppa Uefa, contro il Bayern nel 1989.
Il 25 e 26 novembre, altri cimeli unici ed emozionanti saranno esposti a cura del “Cammarota Antonio Museum” che allestirà un vero e proprio percorso storico, ripercorrendo un quarto di secolo di storia del calcio, scandendo le tappe più importanti della carriera di Diego Armando Maradona con l’esposizione di maglie indossate una sola volta dal campione argentino: partendo, appunto dal 1973, con la prima “camiseta” appartenuta a Diego quando muoveva i primi passi nelle Cebollitas, si arriverà all’ultima maglia indossata con il Boca Junior nel 1997, passando per le maglie dell’Argentinos Juniors (1977), della Nazionale Argentina (Mondiale U20 del 1979, Mondiale Mexico ’86 quello del “Gol del Secolo” e Italia ’90), Boca Junior (1981), Barcellona (1982 – 1984) e tante maglie indossate dal “Diez” nel corso di importanti partite giocate con la maglia del Napoli.
Il 25 novembre, anniversario della scomparsa di Diego, alle ore 18:30, presso Vega Food, sarà presentato “L’idolo infranto. Chi ha incastrato Maradona?”, il libro inchiesta, scritto dal giornalista Marcello Altamura, tra i massimi esperti della figura del compianto fuoriclasse argentino, destinato a far luce sui tanti misteri irrisolti degli anni napoletani del Pibe, un idolo che qualcuno, come spiega Altamura, ha provato ad abbattere.
Ma non è finita, nel corso delle tre giornate, visiteranno la mostra illustri ed indimenticabili protagonisti dell’epopea partenopea di Maradona come lo storico Capitano del Napoli Peppe Bruscolotti e tanti altri ex compagni di squadra; autorevoli firme del giornalismo che hanno narrato da testimoni diretti quegli anni d’oro come Antonio Corbo, Francesco Marolda e Mimmo Malfitano; ma anche artisti “maradoniani” come il cantautore Ross e gli attori Ciro Giustiniani e Alessandro Bolide.
Saranno tre giorni tutti da vivere presso Vega Food nel ricordo del “Diez”.
La mostra, ad accesso gratuito, chiuderà alle ore 22:00 ogni giorno e si svolgerà nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19.
Inoltre, Vega Food ristorante, cafè e bistrot caratterizzato da un design accogliente e raffinato, nonché da un’offerta enogastronomica di qualità, mette a disposizione dei visitatori della mostra un menù fisso composto dai piatti della tradizione partenopea che l’indimenticabile fuoriclasse adorava, oltre che da prodotti e vini della tradizione argentina.
Un appuntamento da non perdere: 24, 25 e 26 novembre 2021, presso Vega Food (Viale della Logistica snc, 81032, Carinaro – Ce), per ricordare Diego Armando Maradona, indimenticabile e leggendario campione napoletano-argentino.
Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.
Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.
Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.
Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.
Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.
Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.
La ripresa è unmonologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.
Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.
Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.
I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.
Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.
Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.
Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.