«Se non stiamo attenti, rischiamo di dover richiudere tutto». Lo ha affermato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca durante una conferenza stampa a palazzo Santa Lucia.
Lo scopo dell’incontro è stato quello di conseguire alla firma di un protocollo d’intesa con l’Ordine degli psicologi per il supporto ai bambini e agli adolescenti, che, in questo periodo di emergenza sanitaria, vivono in situazioni di disagio. Proprio in relazione a ciò, il presidente non ha mancato di esprimere la preoccupazione per l’incremento dei casi positivi da Coronavirus.
«Gli ultimi dati – afferma il governatore – che abbiamo, per quanto riguarda il contagio, vedono la triplicazione del contagio per la fascia d’età sotto i 15 anni e in modo particolare fra gli 11 e i 13 anni».
De Luca, inoltre, ha chiarito che se non si completa il ciclo vaccinate al personale scolastico «rischiamo davvero un disastro». I bambini, ha proseguito De Luca, «sono vettori formidabili di trasmissione del contagio. Nelle scuole il personale sanitario rischia di essere estremamente esposto a forme di nuovo contagio».
Il presidente non nasconde la sua preoccupazione spiegando che l’innalzamento esponenziale di casi avvenuto in altri Paesi potrebbe raggiungere anche l’Italia: «Dobbiamo sapere che fra due settimane arriveremo dove sono arrivati altri Paesi d’Europa, è inevitabile». D’altronde, proprio quest’oggi, in Italia si registrano 10.638 casi e 69 morti con un tasso di positività all’1,7%.
Parole dure sono rivolte ai non vaccinati: «Non ho più voglia di parlare con chi non vuole vaccinarsi – ha affermato De Luca durante la conferenza – tutti sanno le situazioni, ma se manca l’alfabeto comune e parliamo linguaggi diversi è inutile perdere tempo. Diamo per scontato che una percentuale di persone non risponderà a doveri di civiltà».