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La villa della perdizione: festini con sesso e cocaina, coinvolto anche un prete

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Spuntano nuovi particolari, per quanto riguarda i festini a base di cocaina e sesso con le escort, che si tenevano in una villa a Bologna. In particolare, i partecipanti di questi eventi, erano notai, imprenditori, personaggi del mondo dello sport e della moda, oltre addirittura ad un prete. Nel complesso, sono 15 le persone indagate.

Secondo le prime informazioni, l’indagine, è partita dalla denuncia di una donna, risalente a circa un anno fa, in cui raccontava di aver accompagnato uno degli indagati a ‘Villa Inferno’, laddove incontrò molti personaggi facoltosi, accompagnati da ragazze molto disinibite. Inoltre, c’era anche chi avrebbe offerto cocaina o una ragazza, da far trovare direttamente in casa.

Tuttavia, esiste un altro retroscena, riportato dal Corriere di Bologna:

Lo scorso 28 ottobre, l’uomo finito sotto inchiesta, si sarebbe presentato in un elegante ristorante in cui la testimone, era a cena con tre amici. Furibondo, avrebbe sventolato i verbali firmati da lei davanti agli investigatori, nei quali lo accusava di essere al centro del giro di prostituzione e spaccio collegato alle serate da lui organizzate. Su quei fogli, con indicati partecipanti e indirizzi, ci sarebbe stato pure il nome di uno stilista che in quel momento, era al tavolo con la signora e altre due persone. Il 46enne, avrebbe insultato la donna davanti ai clienti del locale e accusandola di «averlo implicato» nella morte dell’ex tennista. Le avrebbe detto: «Inutile che tu menta, hai nominato trenta persone…». E tra queste, avrebbe appreso lo stilista leggendo quei verbali, ci sarebbe stato anche lui”.

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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